“Risulta da prime verifiche compiute che per alcuni operai” stranieri “vi fosse una condizione di irregolarità circa la loro presenza sul territorio nazionale”, “detto questo diverso è il discorso per quanto riguarda le posizioni contrattuali e quant’altro” oggetto di successivi accertamenti. Così il procuratore capo di Firenze Filippo Spiezia sul cantiere di via Mariti. Spiezia fa riferimento agli accertamenti che “si sono limitati a un dato di mera corrispondenza tra la posizione di queste persone e il rispetto delle norme sull’ingresso nel territorio nazionale”. Sulla dinamica del crollo nel cantiere di via Mariti “è prematuro dire qualcosa” ma “il dato molto empirico che ci siamo fatti da un primo sopralluogo è che vi fossero diverse criticità, che abbiamo constatato nel momento in cui ci siamo portati nel cantiere”, ha detto Spiezia nell’incontro con i media senza voler aggiungere altro rispetto alle condizioni del cantiere. “Risulta da prime verifiche compiute che per alcuni operai” stranieri “vi fosse una condizione di irregolarità circa la loro presenza sul territorio nazionale”, “detto questo diverso è il discorso per quanto riguarda le posizioni contrattuali e quant’altro” oggetto di successivi accertamenti, ha evidenziato Spieziain riferimento agli accertamenti che “si sono limitati a un dato di mera corrispondenza tra la posizione di queste persone e il rispetto delle norme sull’ingresso nel territorio nazionale”. Proseguono intanto le ricerche dell’ultimo disperso tra gli otto operai coinvolti nel crollo avvenuto venerdì scorso, alle 8:52, nel cantiere di via Mariti a Firenze. Si tratta di Bouzekri Rachimi, 56 anni, marocchino. Quattro le vittime di cui sono stati recuperati i corpi tra venerdì e sabato, tre i feriti. “Il problema è di abbinare i nomi ai corpi, quindi si è iniziata anche una complessa attività di identificazione su ciò che resta di questi poveri operai, che sono stati travolti da strutture imponenti per peso e cemento”, ha detto ancora il procuratore Spiezia aggiungendo che l’identificazione legale dei cadaveri del cantiere di via Mariti “è stata avviata con l’ausilio di esperti e richiede competenze specifiche, anche di tipo genetico perché questi corpi sono davvero in condizioni drammatiche”. Tra le macerie del cantiere, dove è in corso di costruzione un supermercato Esselunga, stanno operando ininterrottamente i Vigili del fuoco che tra ieri e la notte scorsa hanno rimosso la trave che ha ceduto provocando il crollo a catena dei solai. Un intervento resosi necessario in quanto, da quanto appreso, la trave si muoveva. Una volta rimossa sono potute riprendere le ricerche del disperso. Nel cantiere si è recata la giovane figlia di Mohamed Toukabri, 54 anni, tunisino, una delle vittime nel crollo. “Ora dobbiamo aspettare per il riconoscimento e poi lo porteremo in Tunisia – ha detto Rim Toukabri -. Sono la figlia, il fratello di mio padre è dentro e sappiamo solo che il corpo è all’ospedale, a medicina legale, ma non sappiamo niente di come è andata”. “Dobbiamo essere forti, presenti, incalzanti per cambiare quello che succede altrimenti alla prossima tragedia non ci sarà qualche sciopero, protesta: ci sarà la sommossa di una cittadinanza stufa, stanca di istituzioni inconcludenti, di una politica che non risponde. Sono sicuro che Firenze, per la sua importanza e forza, può richiamare tutte le forze politiche al governo e al parlamento per fare qualcosa subito, adesso. Se non lo faremo avremo la coscienza sporca e noi non la vogliamo”. Lo ha dichiarato in Consiglio comunale il sindaco di Firenze Dario Nardella, a proposito del tragico incidente nel cantiere di via Mariti. Nardella, per lunghi tratti visibilmente scosso, ha parlato di una “Firenze ancora ferita. Mi auguro che da qui si alzi un messaggio forte e incisivo per scuotere le istituzioni nazionali”. Il sindaco ha ricordato i nomi degli operai morti e, ha aggiunto, “sarebbe bello che Palazzo Vecchio esponesse le immagini di queste persone per ricordare all’Italia e al mondo intero che quello che è successo non deve mai succedere perché troppo spesso, troppe volte, dopo le parole torna il silenzio. In attesa dell’ennesima nuova tragedia”. “Abbiamo dato assistenza a 11 familiari di alcune delle vittime e in più abbiamo dato assistenza con pernottamento a 2 familiari – ha chiarito il sindaco -. A tutti abbiamo garantito, da qui a quando necessario, ogni forma di supporto e assistenza”. Sui tre operai che si trovano a Careggi “abbiamo avuto la possibilità di parlare con tutti e 3, la sensazione è che siano in via di miglioramento, anche da quello che ci stanno dicendo i medici”. “Questa è classificata come una grande opera perché ha un volume economico importante. In questi casi c’è un monitoraggio molto frequente, la nostra ultima verifica era stata condotta il 12 gennaio scorso e non aveva dato luogo a rilievi. Ce ne erano state altre precedenti perché c’è una sistematicità di controllo molto frequente”. Lo ha detto Renzo Berti, direttore del dipartimento prevenzione dell’Asl Toscana Centro in merito si controlli al cantiere di via Mariti a Firenze dove giovedì scorso si è verificato il crollo che ha travolto 8 operai: quattro le vittime e ancora un disperso oltre a tre feriti. “In generale – ha aggiunto Berti – i subappalti sono uno strumento che consente di realizzare una maggiore efficienza delle attività e anche una maggiore rapidità di svolgimento. Non è detto che il subappalto in sé sia il male, può accadere che ci sia subappalti fatti con un criterio non adeguato. Ma su questo non abbiamo rilevato niente”. Secondo quanto appreso la prossima verifica dell’Asl sarebbe stata in programma a marzo. Mercoledì 21 febbraio “sarò a Firenze, insieme a Pierpaolo Bombardieri” per una manifestazione in occasione dello sciopero di due ore a livello nazionale proclamato da Cgil e Uil, con le categorie degli edili e dei metalmeccanici, in seguito al crollo nel cantiere del supermercato. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a “L’aria che tira” su La7. “La manifestazione si concluderà proprio davanti al cantiere”, ha aggiunto.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui