Fornivano attestati e titoli anche a chi non aveva completato il percorso formativo o non aveva i requisiti richiesti. L’organizzazione che realizzava questi illeciti agiva in Campania e in Puglia ed era in grado di procurare falsi diplomi di operatore sociosanitario e sociosanitario specializzato, e attestati di anzianità di servizio o della conoscenza di lingue straniere, per avere più punti nei concorsi pubblici. Per ottenere i falsi titoli si pagava fino a 25mila euro al «sodalizio criminale», come lo definisce la Guardia di finanza, di cui avrebbero fatto parte anche l’ex deputato Nicandro Marinacci (ex Fi, Udc e poi Udeur), che è stato arrestato e portato in carcere. Suo figlio Vincenzo, attuale consigliere comunale di San Nicandro Garganico, è invece finito agli arresti domiciliari assieme ad un loro collaboratore, Roberto Melchionda. Complessivamente sono 33 le persone persone indagate con le accuse, a vario titolo, di truffa, falso in atti pubblici e contraffazione ed uso di sigilli dell’Unione europea, della Repubblica Italiana, della Regione Campania. Solo ad alcuni degli indagati viene anche contestata l’associazione per delinquere. Per gli inquirenti, i diplomi e gli altri attestati falsi «sono stati rilasciati» sia «a soggetti consapevoli (e quindi indagati)» sia a persone «non consapevoli, convinte della genuinità dei titoli a seguito di corsi o tirocini proposti dal sodalizio criminale, e presentati per partecipare a concorsi e selezioni o per l’inserimento nelle graduatorie pubbliche degli istituti scolastici per l’assunzione del personale Ata». Sono state proprio le denunce di chi immaginava di seguire un percorso legale a fare emergere la truffa. I primi a rivolgersi alle forze dell’ordine sono stati i vincitori esclusi dalle graduatorie del concorso pubblico indetto per gli Ospedali Riuniti di Foggia durante la pandemia, che non si sono visti riconoscere i titoli presentati. Da qui sono partite le indagini, durate un anno. Su disposizione della magistratura foggiana sono state eseguite 36 perquisizioni nei confronti degli indagati e negli istituti di formazione coinvolti nel rilascio dei presunti falsi diplomi ed attestati, con sede nelle province di Napoli, Salerno, Avellino, Pescara e Barletta-Andria-Trani. Altre denunce sono state presentate da alcuni «alunni» dell’Istituto privato di formazione Manzoni di San Nicandro Garganico (Foggia) dove negli anni sarebbero stati organizzati falsi corsi per il conseguimento di diplomi.