Una coltellata netta, precisa. Con l’intenzione di uccidere, con la gola tagliata di netto. E poi la valigetta di Stefano Ansaldi, il notissimo ginecologo con studio a Napoli, e il suo Rolex lasciati a terra. Così come il cellulare del professionista. E’ evidente che non possa essersi trattato di una rapina, una rapina finita male. Anche le cause del decesso appaiono evidenti, difficile che possa emergere qualcosa di indicativo per identificare l’assassino, o gli assassini, dall’autopsia che è stata già disposta dalla magistratura. Innanzitutto si sta cercando di conoscere le ragioni per le quali il dottor Ansaldi era arrivato a Milano. Per incontrare chi e, sopratutto, perché? Non è escluso che possa nascondersi in questo la chiave del mistero, per arrivare ad identificare, quindi, chi ha commesso il delitto, costato la vita ad un professionista dalla vita, apparentemente, irreprensibile.

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