La Guardia di Finanza di Tortona (Alessandria) ha sequestrato 43 tonnellate di cibi di provenienza cinese, illegalmente importati da due diverse societa’ di capitali, che non potranno cosi’ dedursene i costi, e potenzialmente pericolosi. Complessivamente sono 3 le persone denunciate.
Tutto parte nel gennaio dell’anno scorso, quando un primo stock di prodotti alimentari surgelati partono da Shanghai per giungere, dopo un viaggio di circa un mese, al porto di Genova e quindi all’Interporto di Rivalta Scrivia (Alessandria) per essere definitivamente importati nel territorio italiano. Circa 20 tonnellate di cibo, surgelato e interamente destinato al mercato gastronomico nazionale. L’intero stock, prima di essere distribuito nei moltissimi ristoranti e negozi che avevano ordinato la merce, e’ stata pero’ concentrato nei magazzini della societa’ importatrice, una societa’ di capitali riconducibile a una coppia di coniugi cinesi situata alla periferia di Milano. E’ qui che i finanzieri del Gruppo di Tortona si sono presentati, dopo i primi sospetti e le conseguenti attivita’ investigative, muniti di un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip di Milano e hanno immediatamente bloccato le diverse tonnellate di cibo, per lo piu’ verdure, provenienti dalla Cina. Gli importatori avevano escogitato un meccanismo per eludere le severe norme di importazione. Giocando, infatti, su una serie di traduzioni approssimative dal cinese, all’inglese e poi all’italiano erano riusciti a ”trasformare” i prodotti surgelati in prodotti congelati, prodotti cioe’ soggetti a una disciplina meno stringente quanto ai requisiti necessari per l’importazione. Ma la guardia di Finanza di Tortona si e’ accorta subito che la merce che stava transitando per l’Interporto di Rivalta Scrivia con destinazione Milano, sede dell’importatore, aveva qualcosa di anomalo. Da qui sono scattate le indagini che hanno ricostruito tutti i movimenti dei prodotti e dei documenti che li accompagnavano dalla Cina fino a Milano e che hanno permesso di scoprire come la merce fosse effettivamente surgelata (e non congelata) e provenisse da un produttore sconosciuto al ministero della Salute. Per questi motivi i militari della Guardia di Finanza si sono rivolti alla Procura della Repubblica di Milano e hanno denunciato i responsabili, 2 cinesi, richiedendo il sequestro di tutta la merce prima che potesse giungere a destinazione. Dopo questo primo sequestro, le indagini, sino a quel momento coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, si sono concentrate su altri importatori, al fine di verificare altre analoghe illecite importazioni. Cosi’ si e’ arrivati ad un altro cinese che, allo stesso modo, operava attraverso una societa’ di capitali di Prato di cui era rappresentante legale. In questo caso, gli alimenti, dal peso complessivo di 23 tonnellate, sono stati sequestrati dai finanzieri e dai doganieri direttamente presso l’Interporto di Rivalta Scrivia. Il sequestro, convalidato dalla Procura della Repubblica di Tortona e’ avvenuto in presenza anche di personale del Dipartimento di prevenzione del servizio igiene alimenti e nutrizione della Asl di Alessandria. A conclusione delle indagini, sono salite quindi a 43 le tonnellate di merce sequestrata dalle fiamme gialle di Tortona e a 3 il numero delle persone denunciate per frode nell’esercizio del commercio.