Si chiamava Alessia Francesca Simonetta ed era incinta, la ragazza di 25 anni anni che ieri sera e’ stata uccisa dal suo compagno marocchino nel suo appartamento in via San Dionigi 42 a Milano. Il movente dell’omicidio potrebbe essere stata la scoperta della gravidanza, testimoniata da un test con esito positivo ritrovato in casa e la decisione della ragazza di abortire.

Il marocchino per ora e’ piantonato in ospedale, mentre il bambino di 14 mesi che ha assistito all’omicidio della mamma, e’ stato affidato ai parenti di lei. Il marocchino, che ha 28 anni – secondo la ricostruzione della polizia – dopo aver ucciso la compagna ha prima bevuto un acido sturalavandini e poi ha tentato il suicidio lanciandosi dal balcone. Ricoverato in codice rosso al Policlinico e in seguito trasportato al Fatebenefratelli, e’ ora fuori pericolo. Attorno alle 22 una donna di 80 anni ha chiamato la polizia e ha raccontato che sul suo terrazzo, al quarto piano, era caduto un uomo. Gli agenti, arrivati sul posto col 118, hanno notato che scarpe e calzini erano sporchi di sangue sebbene non avesse ferite evidenti. In tasca hanno trovato i suoi documenti e i vicini hanno spiegato che si trattava dell’inquilino del settimo piano, che viveva con la compagna e un figlio piccolo e hanno raccontato di aver sentito i due litigare. Gli agenti sono saliti al piano ma la porta era chiusa dall’interno: hanno chiesto il supporto dei vigili del fuoco che sono entrati in casa dalla finestra con l’ausilio di un’autoscala. In camera da letto il ritrovamento: la ragazza era distesa per terra senza vita. Era stata colpita da dieci fendenti (6 davanti e 4 alle spalle) con un coltello da cucina di 12 centimetri. Nascosto dietro il divano hanno trovato il bambino della coppia, di soli 14 mesi, spaventato ma illeso.

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