La terza sezione penale della Cassazione ha infatti annullato con rinvio l’ordinanza con cui il tribunale del riesame di Brescia aveva detto no al sequestro preventivo degli animali.

La Suprema Corte ha annullato l’ordinanza del riesame esclusivamente sul dissequestro dei cani, punto che, dunque, dovra’ tornare al vaglio del riesame. Anche il sostituto pg di Cassazione Sante Spinaci, aveva stamane sollecitato l’accoglimento del ricorso della Procura di Brescia, ritenendo sussistente il fumus del reato di maltrattamenti e uccisione di animali. I beagle, intanto, in attesa della pronuncia del riesame, restano sottoposti a sequestro probatorio, e affidati a famiglie che in questi mesi si sono offerte di ospitarli. Le motivazioni della Cassazione saranno rese note entro un mese, ma e’ evidente che l’apertura della strada del sequestro preventivo segna un punto a favore della tesi accusatoria.

“La pronuncia della Corte di Cassazione e’ una nuova positiva tappa della vicenda giudiziaria, dopo la recente sconfitta di Green Hill davanti al Gip del Tribunale di Brescia”. Lav e Legambiente esprimono soddisfazione per il si’ al sequestro preventivo dei quasi 2.700 cani beagle dell’allevamento di Montichiari. “La Suprema Corte – spiegano le due associazioni – ha confermato la validita’ del sequestro dei beagle che, con questa decisione, diviene preventivo rendendolo cosi’ piu’ forte”. “I nostri legali – assicurano Lav e Legambiente – sono impegnati per intervenire nel processo che a breve si aprira’ per punire i responsabili di maltrattamenti, anche aggravati dalla morte, e di uccisione di animali e far chiudere definitivamente l’allevamento bresciano”. Fin dalla prima mattina di oggi “un folto gruppo di attivisti ha atteso la decisione davanti alla sede della Cassazione, manifestando in modo pacifico e in compagnia di tanti beagle salvati da quella drammatica realta’”.

 

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