Il Ministro La Russa
”La Lega ha gia’ votato Roma Capitale, che significa ingenti spese aggiuntive per questa citta’. E gia’ ha accettato gli aiuti per Catania disastrata e per L’Aquila terremotata. Se l’intervento del governo in aiuto di Napoli sara’ a tempo, di breve durata e impossibile da trasformare in un ingiusto e nefasto diritto permanente, credo che l’accordo con Bossi si trovera”’.

Parola del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che, intervistato dal quotidiano ”Il Messaggero”, interviene sull’emergenza rifiuti a Napoli e le polemiche della Lega. ”Le parole di Bossi fanno parte del rumore – commenta La Russa -. Non dico che il rumore non conti nulla. Pero’ non facciamoci stordire da questi decibel da discoteca”. La Lega ”e’ come una discoteca. Quando entri senti soltanto rumore, fortissimo, assordante. Poi ti abitui e capisci che in quel rumore, apparentemente terribile, c’e’ anche della musica. Basta saperla ascoltare”. La Lega, dice ancora il ministro, ”e’ un alleato faticoso. Ma quando il chiasso si abbassa scopri puntualmente che Bossi e’ un partner ragionevole. Con quel partito si ragiona sempre e tutto viene risolto”. Poi, una parola sull’attacco al ministro dell’Economia Giulio Tremonti da parte del sottosegretario alla Difesa Crosetto: il ministro spiega di non aver ancora letto le carte della manovra economica, ma, sottolinea, ”ho sempre considerato Tremonti una risorsa per l’Italia e non certo un problema. Anche se non e’ mai facile trovare con lui una definizione che accontenti, se non tutti, almeno molti”. E di Crosetto dice: ”Al di la’ del tono di questo suo intervento e’ uno dei migliori sottosegretari dell’intero governo”. Infine, una parola sul futuro segretario politico del Pdl, Angelino Alfano. ”Si apre una fase nuova, perche’ c’e’ un segretario politico. La cosa mi piace molto, e mi sono battuto per questa soluzione”. Alfano e’ ”giovane e preparato e, soprattutto, la sua leadership e’ la piu’ adatta a un partito che deve saper scrutare oltre l’orizzonte”. Con lui ”il Pdl avra’ un riequilibrio per un partito piu’ rapppresentato al settentrione che al centro e al mezzogiorno”.

 

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