La Polizia di Stato di Messina ha eseguito 12 misure cautelari, delle quali 7 arresti domiciliari e 5 obblighi e divieti di dimora, nei riguardi di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di reati che vanno dall’ associazione finalizzata alla commissione di falsi e reati elettorali, alla truffa in danno di enti pubblici.
In particolare, spiega una nota, ”l’indagine ha consentito di accertare che alcuni candidati politici alle ultime elezioni amministrative, quelle del 2011, nelle quali si votava per la nomina del nuovo Sindaco di Patti e del relativo Consiglio Comunale, con la correita’ di compiacenti vigili urbani, al fine di procurarsi consensi elettorali che altrimenti non avrebbero avuto, hanno indotto numerose persone residenti in comuni limitrofi a quello pattese, a trasferire fittiziamente le proprie residenze in Patti, per poi indirizzare in loro favore le preferenze di voto. Inoltre, si e’ riusciti a documentare un avvenuto voto di scambio, con la complicita’ di funzionari comunali, tra i candidati indagati ed alcuni elettori”. Dalle indagini e’ poi emersa ”una articolata attivita’ fraudolenta in danno dell’Assessorato Regionale dell’Istruzione e della formazione Professionale, posta in essere da alcuni indagati che con le loro condotte hanno completamente travisato le finalita’ della formazione, piegando la stessa all’esclusivo tornaconto personale”. Le condotte incriminate consistevano nell’attestare falsamente la regolarita’ dei corsi, ”che invece venivano disertati dai corsisti, spesso anche dai docenti, ed in alcuni casi non venivano svolti per nulla”. I particolari dell’operazione di polizia saranno forniti nel corso della conferenza stampa che si terra’ alle ore 12 presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Patti.