Un uomo di 75 anni, affetto da leucemia, e’ morto dopo una trasfusione fatta nell’ospedale di Cosenza. I familiari hanno presentato denuncia alla Procura che ha avviato una inchiesta. Nella denuncia si fa riferimento alla relazione di un primario dell’ospedale dove si afferma che ”sorge l’inquietante sospetto di altra sacca di sangue contaminato da germi patogeni”. Dalla cartella clinica si evince che il paziente e’ morto per ”shock settico da serratia marcescens”.

Il settantacinquenne deceduto a Cosenza dopo una trasfusione di sangue era affetto da leucemia cronica linfatica dal 1989 e, secondo quanto riferiscono i familiari nella denuncia alla Procura, le sue condizioni di salute erano buone. Nei giorni scorsi l’uomo si e’ presentato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Cosenza con una diagnosi d’ingresso di ”stato anemico”. I medici hanno deciso quindi di sottoporlo ad una trasfusione. ”Non appena iniziata la trasfusione – affermano i familiari nella denuncia – nel preciso momento in cui il sangue dalla sacca iniziava a fluire nella vena, nostro padre iniziava improvvisamente a tremare e non riusciva a parlare. E’ stata subito staccata la sacca di sangue e attaccata una flebo di glucosio”. Alcune ore dopo la trasfusione le condizioni dell’uomo sono peggiorate ed il paziente e’ successivamente deceduto. Nella denuncia viene evidenziato inoltre che ”e’ chiaro come la condotta negligente di chi ha fornito delle sacche di sangue infetto per le emotrasfusioni abbia non solo cagionato la morte improvvisa di nostro padre, ma ha messo in pericolo un’intera collettivita’ sottoponendola a rischio di epidemie”. Il Procuratore della Repubblica di Cosenza, Dario Granieri, dopo la denuncia ha immediatamente aperto un’inchiesta e gia’ dalle prossime ore saranno avviati accertamenti.

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