Gia’ condannato due volte per pedofilia ora arrestato per una nuova inchiesta a suo carico chiede la castrazione chimica. E’ la richiesta ‘estrema’ sollecitata davanti al gip di Milano da un allenatore di pallavolo di 49 anni arrestato sabato scorso per induzione a esibizioni pornografiche di minorenni, violenza sessuale, corruzione di minorenni, perche’ avrebbe adescato ragazze minorenni sul web, avvalendosi di falsi profili creati su diversi social network attraverso i quali si presentava come un quindicenne.

L’uomo, allenatore di pallavolo femminile nell’hinterland milanese, e’ finito in carcere nell’ambito dell’inchiesta condotta dai carabinieri di Trezzano sul Naviglio, comune alle porte di Milano e coordinata dal pm di Milano Giovanni Polizzi, ed e’ stato interrogato dal giudice Donatella Banci Buonamici. L’allenatore, detenuto a San Vittore, difeso dall’avvocato Andrea Marini, ha spiegato di essere in cura da un professore e psicologo che lavora presso il carcere di Bollate (Milano) e ha chiesto di essere trasferito in questo penitenziario, poiche’ ha detto di essere ”malato”. Ha precisato comunque di aver ”sempre rifiutato incontri di persona” con le ragazze conosciute tramite i social network, ma ”purtroppo – ha aggiunto a verbale – nel virtuale scatta in me un meccanismo di eccitazione”. La richiesta di castrazione chimica non potra’ in alcun modo essere presa in considerazione dal gip, che dovra’ limitarsi a valutare se trasferire a Bollate l’ allenatore.

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