Quattro arresti, fra cui un carabiniere, con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. E’ il bilancio di un’operazione condotta dai militari del nucleo investigativo di Parma, diretti dal capitano Cristiano Spadano. Grazie al paravento di un circolo privato, gestito da un’associazione senza fini di lucro, venivano sfruttate alcune ragazze costrette a fornire prestazioni sessuali nel prive’ del locale.

In tutto una quindicina di giovanissime che venivano pagate dai clienti 150-160 euro: parte andava a loro, il resto ai soci del club. Il locale, il Baby Club di Sanguinaro (fra Parma e Fidenza), era gia’ stato chiuso, per reati analoghi, nell’inchiesta sui festini a luci rosse che porto’ all’arresto di Rocco Bormioli. Poi aveva cambiato gestione ma, secondo le indagini dei Carabinieri coordinati dal pm Roberta Licci, non era mutato nulla. Nei forum di incontri su internet i militari hanno trovato una serie di recensioni in codice sulle prestazioni sessuali offerte dalle ragazze e cosi’, su ordine del Gip Maria Cristina Sarli, sono scattate le manette per tre gestori del locale: il 59enne parmigiano Settimio Bondi, meglio noto come ‘Smith’, ex presidente del circolo, Alvaro Alviti, 66 anni, arrestato a Santa Marinella (Roma) e il parmigiano Vincenzo Morini, 59 anni. In manette e’ finito anche Ugo Crescini, 44 anni, carabiniere per anni in servizio a Parma. Di giorno era impegnato in una caserma del Bolognese, di notte faceva il buttafuori davanti al club. Ora l’attenzione dei militari potrebbe spostarsi su altri locali della provincia: gli investigatori non escludono che in provincia di Parma sia presente una rete ben piu’ ampia legata allo sfruttamento della prostituzione che coinvolge diversi circoli privati.

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