Volevano farla prostituire ma lei si è rifiutata e le hanno dato fuoco. Cosi’ e’ morta, nel 1981, Palmina Martinelli, una ragazzina di soli 14 anni che aspetta ancora giustizia. Fasano, suo comune di origine, ha deciso di intitolarle una piazzetta: il Largo nei pressi della sede del comando di Polizia municipale prenderà il nome di ”Largo Palmina Martinelli: vittima della violenza e del degrado sociale, 1967-1981”.
Lo rende noto il Comune stesso spiegando che la targa toponomastica verrà scoperta, nel corso di una cerimonia, dal sindaco Lello Di Bari, lunedi’ 23 aprile. Sar… presente Nicola Magrone, l’allora pubblico ministero del processo per l’omicidio di Palmina Martinelli e oggi presidente delle ‘edizioni dall’interno’ che la vicenda di Palmina Martinelli l’hanno raccontata, attraverso gli atti giudiziari, nel libro ‘Fatti tuoi. Cronaca di un omicidio negato. Il processo a Palmina’. Di recente della vicenda di Palmina Martinelli si e’ occupata la trasmissione Rai ‘Chi l’ha visto?’, proprio sottolineando risvolti inquietanti del processo nel quale sono stati assolti i presunti assassini della quattordicenne. L’iniziativa del Comune – commenta Magrone – ”e’ un gesto di altissimo valore morale e civile; esso, onorando Palmina, onora la comunita’ di Fasano, il sindaco e l’amministrazione”. L’intitolazione della strada e’ partita da una petizione avviata nel dicembre 2010 da Sinistra ecologia e libertà (Sel) e alla quale lo stesso sindaco, che guida di una coalizione di centrodestra, ha voluto apporre la propria firma. ”Nell’ottobre scorso, in qualità di presidente, proposi alla Commissione comunale sulla toponomastica d’intitolare una strada o piazza alla povera Palmina – racconta Di Bari – e all’unanimità condividemmo l’individuazione dell’area”. L’intitolazione e’ stata approvata dal Prefetto di Brindisi nel febbraio scorso. Il sindaco Lello di Bari era, nell’81, medico-chirurgo nell’ospedale di Fasano e tra i primi fu chiamato a prestare soccorso a Palmina trovata agonizzante in casa, col corpo ustionato in massima parte. Lo scoprimento della targa intitolata a Palmina – afferma il sindaco – e’ ”un atto non formale per me, ma certamente velato di un’emozione del tutto particolare; il ricordo che ho di quell’infausto giorno, in cui Palmina fu arsa viva, e’ drammatico e commovente al tempo stesso”. ”Palmina – conclude il sindaco – e’, e rimarra’, il simbolo di una ragazzina che ha avuto la forza di dire no a chi la voleva instradare sulla strada della prostituzione e che per questo rifiuto ha trovato la tragica morte”.