Rientreranno domattina a Mumbai, in India, i 7 marinai indiani che erano parte dell’equipaggio dell’Enrico Ievoli; ed ad accoglierli in aeroporto, domattina, alle 5 ora locale, ci sara’ anche il console italiano a Mumbai, Giampaolo Cutillo. “Sara’ solo un gesto di attenzione, a testimonianza dello sforzo del governo italiano per la liberazione della nave”, si schermisce il console, raggiunto telefonicamente.

Ma il gesto assume un valore particolare, considerato l’attuale braccio-di-ferro in corso da settimane tra il governo italiano e quello di New Delhi, per il ‘caso maro’. Non solo: anche in questa vicenda, cosi’ come in quella che da settimana infiamma i rapporti tra Roma e New Delhi, hanno avuto un ruolo di primo piano i fucilieri del battaglione San Marco. Dopo il rilascio di nave ed equipaggio, l’intera operazione infatti e’ stata seguita dalla fregata Scirocco, una delle unita’ navali che partecipa alla missione anti-pirateria dell’Ue Atalanta: la fregata ha scortato e garantito la sicurezza di nave ed equipaggio fino all’arrivo in porto; e a bordo della Scirocco, ci sono proprio i maro’ del battaglione San Marco, colleghi di reggimento dei due fucilieri, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, da settimane in un carcere di Trivandrum. Il mercantile Enrico Ievoli e’ stato liberato il 23 aprile, dopo 4 mesi nelle mani dei pirati: il cargo, con a bordo un equipaggio di 6 marinai italiani, 7 indiani e 5 ucraini, era stato infatti sequestrato il 27 dicembre scorso, al largo delle coste dell’Oman.

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