Nel corso dell’ultimo aggiornamento del Comitato operativo della Protezione civile, il Comitato tecnico scientifico ha definitivamente escluso la possibilità che uno o più frammenti del satellite Uars cadano sul territorio italiano. Il capo del Dipartimento ha dichiarato concluse le attività del comitato stesso.
Inoltre non c’è nessun rischio per l’Italia e l’Europa dai detriti del satellite Uars. Ad assicurarlo sono le ultime stime della Nasa e del Comitato tecnico scientifico della Protezione civile. Secondo l’agenzia spaziale statunitense, il rientro di Uars nell’atmosfera terrestre dovrebbe avvenire fra le 5 e le 9 ora italiana. La caduta dei detriti è prevista lungo una fascia che comprende Canada, Africa, Australia e vaste zone degli oceani Atlantico e Indiano. Ed “il rischio per l’incolumit… pubblica – rileva la Nasa – è molto remoto”. Dal canto suo, la Protezione civile prevede il rientro del satellite alle 6:40, con una finestra d’incertezza che va fino alle 8:30. Mentre l’intervallo d’interesse per l’Italia era compreso tra le 3:34 e le 4:12. Nell’ultimo aggiornamento del Comitato operativo, il Comitato tecnico scientifico ha quindi definitivamente escluso la possibilità che uno o più frammenti di Uars cadano sul territorio italiano.
Grande quanto un autobus, L’Upper atmosphere research satellite è stato in orbita intorno alla Terra 20 anni, per raccogliere dati sulla fascia di ozono che protegge il Pianeta dai raggi ultravioletti. Secondo la Nasa, è probabile che Uars non sarà totalmente distrutto nell’impatto con l’atmosfera terrestre, ma che almeno 26 frammenti dal peso variabile tra i 600 grammi e i 158 chili potrebbero disperdersi nel raggio di circa 600 chilometri. Fino alle prime ore di oggi rimanevano un 1,1% di possibilità che frammenti del satellite potessero colpire nella notte anche il Nordest italiano, poi però Uars ha cambiato traiettoria, facendo mutare sia orario che posizione di rientro.