Tempesta sui mercati con l’Italia che resta nell’occhio del ciclone. Il rendimento dei Btp a 10 anni ha sfondato la soglia fatidica del 7%, lo spread e’ ora a 561,8 punti dopo aver superato quota 574 punti. La situazione politica preoccupa insomma gli investitori: le borse europee, aperte in rialzo (Milano +1,12%), sono ben presto virate in negativo.

A fine mattinata, Piazza Affari si e’ confermata la peggiore piazza d’Europa con perdite attorno al 3,6%. Ma il clima ‘bollente’ e’ confermato soprattutto dallo spread la cui corsa sembra ormai inarrestabile: in mattinata il differenziale tra i Btp italiani e i Bund tedeschi ha superato la soglia dei 500 punti, e si e’ attestato ormai a quota 570. Quello che preoccupa e’ il tasso di rendimento dei titoli di stato italiani, che ha superato il 7%. In pratica, significa che i Btp a 10 anni devono ‘promettere’ questa percentuale di guadagno per essere venduti (lo Stato dovra’ pagare cioe’ piu’ interessi alla scadenza dei titoli, e cio’ accrescera’ il debito pubblico): e’ la prima volta che cio’ accade dal 1996 e da quando usiamo l’Euro. E se il Commissario Ue agli Affari Monetari Olli Rehn si dichiara “preoccupato” anche oggi, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia dice, senza mezzi termini, che “il paese e’ nel baratro”. “Non meritiamo di finire come la Grecia” prosegue Marcegaglia aggiungendo: “Non possiamo piu’ nascondere la verita’, se non si mette fine a questa situazione l’Italia non avra’ piu’ accesso ai mercati finanziari”. Gli ispettori della Ue sono intanto a Roma per la prima missione ufficiale per monitorare l’adozione delle misure anti-crisi sulle quali il governo si e’ impegnato. Bruxelles ha dato tempo fino a venerdi’ per rispondere al questionario dettagliatissimo di 39 punti sugli interventi promessi. Gli ispettori visiteranno in questi due giorni i vari ministeri e le amministrazioni pubbliche per redigere un rapporto che prima sara’ sottoposto all’Eurogruppo e poi sara’ presentato ai giornalisti dal commissario agli Affari economici e monetari, Olli Rehn. Al momento non e’ ancora noto quando la missione terminera’. Si attende infine in Senato il maxiemendamento al ddl stabilita’, che contiene le risposte dell’Italia alla Ue. La sua presentazione era prevista per stamattina, ma slitta al pomeriggio per le limature finali: stamane il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha illustrato il contenuto al Capo dello Stato. Si punta all’approvazione definitiva del provvedimento in Senato entro lunedi’ prossimo, l’esame alla Camera durerebbe una settimana. Poi, secondo quanto emerso dall’incontro di ieri tra il premier e il Presidente della Repubblica, Berlusconi dovrebbe dimettersi.

 

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