Condanne per complessivi 58 anni di carcere ai responsabili dello stupro di una ragazza 17enne avvenuto il 30 aprile dello scorso anno a Roma. Il gup Nicola Di Grazia ha condannato cinque giovani filippini, tutti compresi tra i 20 e 22 anni, per il reato di violenza sessuale e sequestro di persona cos come sollecitato dal pm Eugenio Albamonte.

Cinque le condanne a dieci anni di reclusione e una a 8 anni nei confronti della persona che, con il suo racconto, ha fornito elementi utili ad individuare gli altri componenti del branco. Gli imputati sono stati giudicati tutti con rito abbreviato. Ad incastarli le tracce di dna trovate sugli indumenti della vittima. Nel procedimento il comune di Roma si era costituito parte civile. Il fatto avvenne nella notte del 30 aprile quando al 113 arrivo’ la telefonata di un ragazzo che aveva raccontato di essere stato vittima di un’aggressione da parte di giovani sconosciuti mentre era all’interno di una costruzione abbandonata nei pressi del parco della Pineta Sacchetti. Le volanti della polizia intervenute sul posto trovarono il giovane con altri tre amici, due ragazzi ed una ragazza. I quatto raccontarono agli agenti che un’altra loro amica era stata portata via con la forza. Trascinata in un punto isolato della pineta, la ragazza era stata violentata a turno da tutti. ”Giustizia Š stata fatta – hanno commentato i legali di parte civile, gli avvocati Giampiero Fantozzi e Giorgia Luchi – anche se il danno non Š risarcibile. Ferite psicologiche di questo tipo non si rimarginano mai”.

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