L’applauso ha accolto il feretro di Sofia Castelli davanti alla chiesa di San Giuliano a Cologno Monzese, in provincia di Milano, dove si stanno svolgendo i funerali della ventenne uccisa a coltellate nel sonno una settimana fa nella sua abitazione dall’ex fidanzato, il 23enne italo-marocchino Zakaria Atqaoui che ha confessato e che si trova in carcere. La chiesa è piena e all’esterno ci sono tante persone. Sopra la bara bianca è stata posizionata una grande corona di fiori rosa e bianchi. Il corso che porta alla chiesa è stato addobbato con palloncini rosa ai lati della strada. Davanti al sagrato della parrocchia i familiari di Sofia, i genitori Diego e Daniela, insieme anche ad Aurora, l’amica della vittima che con lei aveva trascorso una serata in discoteca e che durante il delitto stava dormendo in un’altra stanza della stessa casa e non si è accorta di niente. Tante le corone di fiori, degli amici, dei colleghi, della famiglia di Aurora, dell’Università Bicocca, dell’Istituto Besta di Milano. I commercianti di Cologno hanno esposto cartelli in ricordo di Sofia fuori dai negozi. E sul balcone della casa che si trova a fianco della chiesa è stato appeso uno striscione: “Da queste profonde ferite usciranno farfalle libere. Ciao Sofia”. “Ci sono momenti che si incidono dentro di noi e che non dimenticheremo mai. Questa città ha inciso nel cuore la mattina del 29 luglio, quando si fece buio su tutta la Terra”. Così don Andrea, citando il Vangelo, durante i funerali di Sofia Castelli. “Si è fatto crudelmente buio nella vita di Sofia e della sua famiglia. Dove l’estate e il sole dei 20 anni avrebbero dovuto brillare si è fatto buio. E nel buio – ha aggiunto – non servono parole. Se respingiamo rabbia e rancore, e scommettiamo su amori limpidi, mai possessivi, allora l’alba spunterà”.