Sal Da Vinci colpito da un pugno mentre era sull’aliscafo per rientrare a Napoli. “Con me – ha spiegato il cantante -, c’erano mia moglie Paola, mio figlio Francesco, la sua compagna e mio nipote di appena due anni, Federica Celio (artista che si è esibita con me nello spettacolo) e Fatima Trotta, la nota artista di Made in Sud”. Le due signore – ha proseguito – riponendo il bagaglio nel vano apposito, spostavano di qualche centimetro, un vassoio di dolci già presente, al solo scopo di evitare di rovinarlo. A quel punto, una persona ha iniziato ad inveire contro le due signore per aver spostato il vassoio ed ha inveito in tale malo modo, usando una tale violenza verbale, inaudita ed inaccettabile, che sono stato costretto ad intervenire. Utilizzando la massima calma ho usato queste testuali e cortesi parole “Guardi non è il caso, non è successo niente, non è il modo per rivolgersi a due signore”. Un attimo di pausa ma quando ormai pensavo che fosse finita lì, mi ha sferrato con una forza inaudita un pugno tra la mandibola e l’orecchio, e subito dopo ha tentato di darmene un altro, che sono riuscito a scansare ma che ha colpito mio figlio, rompendogli il labbro. Mio figlio, a quel punto per evitare un’ulteriore aggressione e per salvaguardare la mia famiglia e le persone che erano con me, ha cercato di difendersi, rispondendo agli attacchi e secondo il mio punto di vista sbagliando anch’egli perché condanno qualsiasi forma di violenza in assoluto. Dopo questo incredibile episodio, la persona, non si è fermata, dicendo che mi conosceva, e che mi avrebbe trovato. Voglio giustizia adesso, altrimenti vado via da questo Paese

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