La Cina nega di aver fornito armi al regime libico di Muammar Gheddafi fino al luglio scorso, come affermato dal quotidiano canadese Globe and Mail, entrato in possesso di un documento che proverebbe invece il contrario.
La portavoce del ministero degli esteri di Pechino, Jiang Yu ha confermato la notizia riportata dal giornale, secondo il quale consiglieri militari dell’ ex leader libico hanno incontrato a Pechino, a meta’ luglio, i dirigenti di alcune imprese cinesi produttrici di armi tra cui la China North Industries Corp. (Norinco), la China National Precision Machinery Import&Export Corp.(Cpmic) e la China XinXing Import&Export Corp. Parlando in una conferenza stampa a Pechino, Jiang Yu ha precisato che essi sono venuti ”senza che il governo di Pechino ne fosse a conoscenza” e che ”non hanno concluso alcun accordo” con le aziende cinesi. Il Globe and Mail aveva scritto che i suoi corrispondenti hanno trovato a Tripoli dei documenti che dimostrano le offerte di armi cinesi agli uomini di Gheddafi. Inoltre Omar Hariri, responsabile militare del Consiglio nazionale di transizione libico, citato dal giornale, aveva affermato di essere ”quasi sicuro che alcune di quelle armi sono arrivate e sono state usate contro il nostro popolo”. La portavoce ha concluso affermando che ”dopo l’ approvazione della risoluzione dell’ Onu 1970 (in febbraio) la Cina non ha venduto direttamente o indirettamente armi alla Libia”.