Mentre a Bani Walid prosegue l’assedio dei ribelli alla città e sono ripresi i colloqui per poter entrare pacificamente, gli insorti hanno ripreso le operazioni anche sulla linea del fronte di Sirte. All’alba, ha constatato un giornalista della France Presse,

diverse decine di combattenti della ‘brigata dei martiri di Zintan’, schierata vicino alla località di Oum Khoumfis a un centinaio di chilometri a est di Sirte, hanno disarmato i combattenti di una tribù fedele al regime, raccogliendo circa 150 armi leggere. “Non c’é stata violenza – ha detto un comandante della brigata, Adel Semfez – non ci sono stati incidenti”.

 

BURKINA FASO ESCLUDE DI CONCEDERE ASILO A GHEDDAFI – Il Burkina Faso ha oggi “totalmente” escluso la possibilità di concedere asilo a Muammar Gheddafi. Lo ha riferito all’agenzia France Presse il portavoce del governo e ministro delle Comunicazioni Alain Edouard Traoré, spiegando che il suo Paese non vuole “problemi”, tanto più che ormai da tre anni i rapporti con il colonnello si sono deteriorati. Oggi si era ipotizzato che il convoglio di camion e mezzi militari libici transitato nella notte in Niger potesse essere diretto proprio nel Burkina Faso, che circa dieci giorni fa, per bocca del ministro degli Esteri Yipene Jibril Bassolet, aveva offerto asilo al rais. Il Burkina Faso è tra i Paesi che hanno riconosciuto il Cnt.

BANI WALID; NEGOZIATI SU GRAZIA A DIRIGENTI REGIME – “Potremmo prendere Bani Walid in una o due ore, ma non vogliamo spargimenti di sangue e tentiamo un accordo”, ha detto una fonte militare dei ribelli all’ANSA, parlando degl sviluppi per la conquista della città a sud di Misurata. “Per quanto ci riguarda vorremmo catturare i responsabili del regime a Bani Walid e portarli in tribunale per rispondere dei propri crimini”, ha sottolineato la fonte precisando che “dall’altra parte ovviamente vorrebbero l’immumità, ed è su questo che si sta trattando in queste ore”.

COLLOQUI PER RESA PACIFICA DI BANI WALID – “Il 90% degli abitanti di Bani Walid vuole una soluzione pacifica. Bani Walid è con la maggioranza dei libici”. E’ quanto affermano i rappresentanti della città che in questo momento stanno discutendo con una delegazione di ribelli per l’ingresso nella città senza combattimenti. Al Jazira sta trasmettendo in diretta e in esclusiva la riunione che, sostiene l’emittente, si svolge a Bani Walid.

DELEGAZIONE BANI WALID, ‘RIBELLI SONO NOSTRI FRATELLI’ – “Non ci sono più dubbi e i ribelli sono nostri fratelli”. E’ quanto hanno affermato i responsabili della delegazione di Bani Walid che partecipano ai colloqui con i ribelli per trovare un accordo sulla resa pacifica della città, di cui una parte è stata trasmessa in diretta da Al Jazira. I colloqui, secondo l’emittente, si svolgono nella stessa Bani Walid che secondo fonti quasi concordanti è praticamente circondata dagli insorti. Il capo della delegazione dei ribelli ha assicurato che gli insorti “non entreranno in città per vendicarsi”.

MINISTRO NIGER SMENTISCE ARRIVO CONVOGLIO GHEDDAFI – Il ministro degli Esteri del Niger, Mohamed Bazoum, ha smentito che nel Paese sia arrivato un convoglio di 200 mezzi libici del colonnello Gheddafi. ”Non e’ vero – ha detto alla France Presse -, non si tratta di Gheddafi e non credo che il convoglio in questione abbia le proporzioni che gli sono attribuite”. Voci non confermate avevano parlato della possibile presenza del rais o dei suoi figli nel convoglio che secondo alcune fonti avrebbe attraversato il confine tra Libia e Niger.

GOVERNO NIGER: ACCOLTE PERSONE VICINE A GHEDDAFI – Il Niger ha accolpto una dozzina di persone vicine a Muammar Gheddafi, e lo ha fatto per ”ragioni umanitarie”: lo ha dichiarato il ministro dell’ interno nigerino, Abdu Labo.

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