Sono oltre 2.500 gli agenti di polizia che, accompagnati da mezzi blindati, sono schierati in zona Novi Arbat, grande viale nel centro di Mosca, per garantire l’ordine durate la nuova manifestazione dell’opposizione contro il neoeletto presidente Vladimir Putin. Lo rende noto il ministero degli Interni. La zona e’ blindata, circondata da transenne e metal detector.
L’appuntamento e’ alle 13 ora locale (le 10 in Italia) per un raduno, in cui prenderanno la parola soprattutto gli osservatori indipendenti, che hanno monitorato le presidenziali dello scorso 4 marzo, macchiate da denunce di brogli e irregolarita’ a favore del neo capo del Cremlino. Dal palco interverranno, tra gli altri, anche il giornalista Leonid Parfenov e la star tv Ksenia Sobchak, alcuni dei volti piu’ noti della cosiddetta ‘rivoluzione della neve’, che dopo tre mesi di proteste e flash-mob, sta cercando una nuova strategia per mantenere alta la partecipazione popolare. Il comune di Mosca ha autorizzato un massimo di 50.000 persone, ma l’ultima volta – il 5 marzo – in piazza Pushkin per protestare contro i risultati del voto di domenica, i manifestanti non hanno superato i 20.000. Su internet le adesioni, a poche ore dall’inizio dell’evento, non superano quota 10.000. Il leader del Fronte di sinistra, Serghei Udaltsov – tra gli esponenti dell’ala piu’ radicale del movimento anti-Putin – ha detto che stavolta lo slogan sara’ “Questo non sono elezioni. Questo non e’ un presidente” e ha giurato che fino al momento dell’insediamento del nuovo capo di Stato (il 7 maggio), le iniziative dell’opposizione “non si fermeranno”. Alcuni dei numerosi negozi e ristoranti lungo l’Arbat hanno deciso di rimanere chiusi o hanno aumentato la sicurezza per paura del ripetersi degli scontri tra polizia e oppositori, registratisi alla Pushkinskaja. Come ormai di tradizione alla vigilia di ogni protesta, il capo della sanita’ pubblica, Ghennadi Onishenko, ha scoraggiato gli oppositori a scendere in strada, avvertendo dei rischi che puo’ comportare per la salute rimanere in piedi per ore nel freddo moscovita su un viale “dove, abitualmente, si incanala un forte vento”.
