Il progetto di legge che permettera’ alle coppie omosessuali di sposarsi e adottare dei bambini sara’ votato definitivamente domani dal Parlamento francese. Gli ”anti nozze gay” lo sanno, ma non si danno affatto per vinti.
E’ stata oggi una vigilia di voto ad alta tensione in Francia. Questa mattina una lettera minatoria e’ arrivata al presidente dell’Assemblea nazionale Claude Bartolone. Conteneva della polvere da sparo: ”I nostri metodi sono piu’ radicali e sbrigativi delle manifestazioni. Avete voluto la guerra – c’era scritto – e l’avete”. Il testo, battuto al computer, era firmato dal gruppo ”Interazione delle forze dell’ordine” (IFO), lo stesso che gia’ in passato ha inviato lettere di minacce a giudici e giornalisti. ”Il matrimonio per tutti equivale a sopprimere il matrimonio. Passato questo ultimatum, la vostra famiglia politica soffrira’ fisicamente”, hanno scritto, rivolgendosi direttamente a Bartolone. Ieri diverse migliaia di persone (tra 45 mila e 200 mila a seconda della fonte) sono di nuovo scese nelle strade di Parigi per protestare contro la legge che porta il nome della ministra della Giustizia, Christiane Taubira. Personalita’ dei partiti cattolici, della destra e dell’estrema destra hanno camminato fianco a fianco. La certezza che la legge sara’ adottata domani non ferma le proteste. La portavoce del movimento La Manif pour tous, Frigide Barjot, all’origine di tutti i grandi cortei parigini e delle proteste davanti alla sede del Senato, conferma il corteo del 26 maggio. E’ disposta ad annullarlo solo in cambio di una promessa del presidente Hollande: un referendum popolare da sottoporre ai francesi che, secondo i sondaggi, sono favorevoli alle nozze gay, ma per lo piu’ contrari all’adozione. E’ anche pronta a portare alle urne la sua battaglia e a presentare dei candidati alle municipali del 2014 con il simbolo La Manif pour tous. Ma intanto la legge segue il suo iter. Dopo l’adozione di domani, l’opposizione potra’ fare ricorso alla Corte costituzionale. I ‘saggi’ avranno un mese per pronunciarsi sulla costituzionalita’ della legge, dopo di che, se non ci sara’ censura, la legge potra’ essere promulgata. Il primo matrimonio omosessuale e’ gia’ in programma a Montpellier, nel sud della Francia: a dirsi di si’ saranno Vincent e Bruno, in coppia da sette anni. Tutto e’ pronto, mancano solo gli abiti e le fedi, per scaramanzia: ”Sara’ un matrimonio d’amore, ma sappiamo che gli oppositori non mancheranno alla cerimonia”, dicono i due. L’incremento degli atti di omofobia e’ denunciato da settimane dalle associazioni. A Parigi il numero di poliziotti e’ stato aumentato nei quartieri piu’ frequentati dai gay. L’ultimo grave episodio di violenza omofoba si e’ consumato nella notte tra sabato e domenica scorsi a Nizza, dove due omosessuali sono stati picchiati all’uscita di una discoteca. La foto del volto tumefatto di una delle vittime e’ stata pubblicata su Facebook: ormai le facce gonfie di botte e sangue di quanti vengono picchiati perche’ gay sono diventati il simbolo in Francia della lotta contro l’omofobia.