Otto infermiere cristiane di un ospedale di Karachi, nel sud del Pakistan, sono state avvelenate dal te’ che hanno bevuto durante le ore diurne del mese sacro musulmano del Ramadan, forse avvelenate da estremisti islamici per aver violato il digiuno prescritto agli islamici.

La notizia e’ stata rivelata dal Pakistan Christian Post e poi ripresa anche da altri media locali. L’episodio e’ avvenuto domenica al Civil Hospital Karachi (Chk), dove lavorano diversi cristiani. Dopo aver bevuto il te’, le infermiere sono state subito ricoverate per una grave intossicazione. Sono state poi dimesse, tranne una che e’ ancora sotto osservazione. Alcuni rappresentanti della comunita’ cristiana locale, hanno accusato sospetti ”elementi estremisti islamici” in una conferenza stampa nella metropoli, e hanno chiesto di far luce sull’accaduto. Tuttavia, secondo un responsabile dell’ostello dove abitano le infermiere, ”le ragazze avevano preparato loro stesse il te’ nelle loro stanze”’. Il sospetto avvelenamento e’ stato denunciato alla polizia che ha inviato un campione della bevanda all’Aga Khan University Hospital per gli esami tossicologici. Per il parlamentare Saleem Kokhar si tratta di un’accusa priva di fondamento perche’ l’incidente e’ avvenuto nelle ore serali e non durante il giorno quando e’ proibito assumere cibo o liquidi. Ma i cristiani, che rappresentano l’1,6% della popolazione e che sono discriminati dalla maggioranza musulmana, ritengono che le autorita’ locali vogliano nascondere la verita’ e chiedono un indagine indipendente.

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