Il fucile semiautomatico usato da James Holmes, il sospetto killer della strage del cinema di Aurora, si è inceppato all’interno del teatro costringendolo a ripiegare su un’arma meno micidiale. Lo riporta la stampa americana citando alcune fonti, secondo le quali il mitragliatore in possesso di Holmes

aveva un caricatore ad alta capacità (da cento colpi) in grado di sparare 50-60 colpi al minuto. Holmes è stato fatto entrare nella sale. E’ l’opinione di uno dei presenti al cinema nel momento della sparatoria. In un’intervista a KCNC, il testimone afferma: “Ero seduto al mio posto, quando ho notato una persona che nella fila davanti, sulla destra, ha ricevuto quella che sembrava una telefonata. Si è alzato e mosso verso l’uscita di sicurezza e ho pensato che fosse un posto strano per rispondere al telefono”. Sarebbe quella, secondo le ricostruzioni, la porta da cui poi è entrato Holmes. E continuano ad emergere dettagli sull’omicida e sulla pianificazione della strage. Meno di un mese fa, il 25 giugno, James Holmes ha chiesto l’iscrizione a un poligono privato. Il proprietario del centro, Glenn Rotkovich, ha quindi chiamato il suo numero di casa, dove ha risposto una segreteria con un messaggio ispirato a Batman, “bizzarro e che faceva paura”. “Il messaggio era bizzarro – ha raccontato Rotkovic in un’intervista a Fox – con un voce impastata ma non sembrava ubriaco, da qualche parte si capiva la parola ‘James'”. “Ho detto al mio staff: il nome è James Holmes se ritorna chiamatemi, devo parlare con lui prima di qualsiasi cosa. Non sono sicuro di questo ragazzo, sembra strano”. Rotkovich ha fornito alla polizia le informazioni in suo possesso e l’applicazione per l’iscrizione, nel quale Holmes si descrive ‘single’ e afferma di non essere un membro della National Rifle Association. Del poligono Lead Valley era stato informato da “amici-famiglia” e ha precisato che non era accusato di alcune crimine violento. Holmes, non mostra rimorso ed ha un comportamento squilibrato nella cella di isolamento della contea dove di trova. L’isolamento è stato deciso – riporta il Daily News – perché molti parlano di volerlo uccidere. “Sputa alle guardie, sputa a tutti, si comporta in modo bizzarro” riferiscono fonti al Daily News. Nella prima notte in carcere gli altri carcerati hanno intonato un canto descrivendolo come un “killer di bambini”, in riferimento alla morte della bimba di 6 anni. “Tutti parlano di ucciderlo e cercano un’occasione” ha detto al Daily News Watne Medley, da poco rilasciato dalla prigione dove si trova Holmes. Il volto di Holmer era coperto con un asciugamano rosso quando è arrivato in carcere due ore dopo la strage al cinema di Aurora.

 

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