Oltre 400 bambini sono stati uccisi in Siria dallo scoppio delle violenze, lo scorso marzo, fino a fine gennaio. Lo ha affermato l’Unicef oggi a Ginevra. Sempre secondo informazioni di organizzazioni dei diritti umani locali oltre 400 minori sono in carcere, ha detto a Ginevra la portavoce Marixie Mercado.

Nel frattempo il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha disposto il richiamo a Roma per consultazioni dell’ambasciatore italiano a Damasco Achille Amerio. Ieri il segretario generale della Farnesina Giampiero Massolo aveva espresso all’ ambasciatore siriano a Roma Khaddour Hasan la più ferma condanna e lo sdegno del governo italiano per le inaccettabili violenze perpetrate dal regime di Damasco nei confronti della popolazione. Ma le violenze continuano: oggi almeno 21 civili e quattro soldati sono rimasti uccisi Chi invece non farà passi indietro è l’Unione europea. “Non ritireremo le delegazioni diplomatiche dalla Siria – dice un portavoce dell’alto rappresentante Ue Catherine Ashton – E’ importante avere persone sul terreno, considerando che in Siria non possiamo contare su libertà di stampa”. Unicef. “Arrivano notizie di bambini che vengono arbitrariamente arrestati, torturati e abusati sessualmente mentre sono nelle carceri”, ha aggiunto l’agenzia Onu in un comunicato. La Mercado ha spiegato che i dati derivano dalle organizzazioni siriane a tutela dei dritti umani e che l’Unicef li ritiene “attendibili”. “Negli ultimi giorni i bombardamenti intensi delle forze governative nei quartieri civili di homs hanno causato senza alcun dubbio nuove sofferenze ai bambini”, ha aggiunto Mercado. L’Unicef non ha accesso a queste zone, è stato spiegato. “Ma alcune notizie credibili, che arrivano in particolare da media internazionali presenti a Homs, ci dicono che ci sono bambini in preda alle violenze”, ha insistito Mercado. Il tutto mentre il ministero dell’Interno siriano annuncia che andranno avanti le operazioni delle forze governative “contro bande di terroristi armati” nella provincia di Homs.

 

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