“Obama ha imparato la lezione, mai fare un dibattito il giorno del tuo anniversario di nozze…”. La battuta è di Alex Castellanos, uno degli strateghi repubblicani più stimati che sintetizza così la serata decisamente storta per il presidente, a fronte a una performance decisamente brillante del suo avversario Mitt Romney.
Mentre l’ex governatore del Massachusetts lo attaccava, snocciolando cifre e demolendo il suo ‘record’ in tema di economia degli ultimi 4 anni, Obama è apparso smarRito, spesso con lo sguardo basso, scuotendo la testa, guardando in macchina, sempre in difesa, evitando con cura ogni contradditorio. E’ stato persino interrotto spesso dal moderatore, Jim Lehrer, che per questo è stato attaccato online dallo stesso staff Obamiano. Ma non ha mai reagito, tanto che alla fine gli ha perfino fatto i complimenti. Così, al termine di 90 minuti di dibattito serrato, il giudizio pressoché unanime è che Mitt Romney si sia aggiudicato il primo round. Un sondaggio della Cnn, raccolto a caldo parla chiaro: il 67% pensa che il vincitore sia Romney, e solo il 23% da la vittoria a Barack. Secondo molti, su Twitter, proprio grazie a questo successo, Romney potrebbe aver riaperto la lotta per la Casa Bianca. Andrew Sullivan, un noto editorialista del Daily Beast va oltre: “Perche – si chiede amareggiato – Obama era così triste e confuso? Ha perso il duello e stasera potrebbe aver perso anche le elezioni”. Il primo ad aver sanzionato la sconfitta di Barack è stato Ben Smith di Buzzfeed, uno dei siti più cliccati d’America, quando il dibattito non era nemmeno a metà: “Mitt doveva dimostrare di essere capace, credibile, di saper reggere la scena e trattare il presidente americano da pari a pari. E c’é riuscito – scrive Smith – in questi primi 40 minuti”. La destra ovviamente canta vittoria. In prima fila Karl Rove, l’ex spin doctor di George W. Bush che appena Obama ha citato i successi di Bill Clinton, ha twittato sarcastico: “Caro Mister Presidente, lei è Obama, non Clinton”. Sean Hannity, un noto conduttore della Fox News, ha perfino preso in giro il presidente: “Presto, qualcuno dia un teleprompter a Barack Obama…”. Ma anche lo staff di Obama mastica amaro, pur non perdendosi d’animo: “Sapevamo che Romney era bravo nei dibattiti – commenta David Axelrod – e probabilmente avrà dei benefici sui sondaggi. Ma le sue risposte erano tutte sbagliate”. Ma quello che colpisce molto del comportamento di Obama è l’atteggiamento assolutamente rinunciatario, professorale, come temevano i suoi alla vigilia. In 90 minuti non ha mai cercato di aggredire il suo avversario sui suoi punti deboli. Mai una citazione del tema delle tasse, del suo passato alla guida di Bain, tantomeno un cenno alle sue famose gaffe, come quella contro il 47% dei presunti “parassiti a spese dello Stato”. Ha cercato sempre il dialogo, sino alla fine, mentre il suo interlocutore gli scagliava l’accusa di voler portare l’America al fallimento. E alla fine, i due appelli al voto rispecchiavano questi approcci radicalmente diversi: da un lato Obama chiedeva il voto “perche’ tutti abbiano le stesse opportunità”. Dall’altro, Romney attaccava ad alzo zero il presidente: “Con lui altri 4 anni l’America sarà ancora più debole, la classe media ancora piu’ in difficoltà e la disoccupazione ormai cronica”. Tuttavia, se Romney ha vinto una battaglia, non ha fatto sua ancora la guerra. Mancano altri due dibattiti, più quello dei numeri due. Nei prossimi giorni si capirà meglio l’effetto del duello negli Stati decisivi. E comunque quello che è certo è che la lotta per la Casa Bianca resta sempre più serrata e incerta.