Mancano poche ore alle primarie del New Hampshire, le prime dopo il caucus dell’Iowa in cui gli sfidanti repubblicani hanno cominciato a misurare le proprie forze per la lunga corsa che li porterà alla nomination per la sfida a Obama e alla presidenxa. Mitt Romney sembra aver rafforzato il vantaggio sul resto dei candidati.
Nei due dibattiti del weekend nessuno dei rivali è riuscito a mettere in difficoltà l’ex governatore del Massachusetts che, anzi, stando al più recente sondaggio – quello dell’università del New Hampshire – ha il 41% delle preferenze, un vantaggio di 24 punti percentuali su Ron Paul e di 30 sul tandem Rick Santorum-Jon Huntsman. Per il mormone Romney arriva anche un aiuto inaspettato dal mondo cattolico, in una campagna fortemente dominata dalla religione. Cinque ex ambasciatori statunitensi presso la Santa Sede gli hanno garantito il proprio sostegno ufficiale, mossa che spiazza i cattolici Rick Santorum e Newt Gingrich. Nella lettera, gli ex ambasciatori affermano di essere “uniti” nel sostenere la candidatura di Romney “per il suo impegno e il suo sostegno per i valori che giudichiamo determinanti in un leader nazionale” e per “la sua esperienza, la sua visione ed il suo impegno per il bene comune”.
Non solo, ma i cinque, Patrick Melady, Raymond Flynn, James Nicholson, Francis Rooney, e Mary Ann Glendon, appoggiano Romney anche per la sua posizione contro l’aborto e a “difesa del matrimonio e della famiglia”. Nello stato del New England la vittoria di Romney appare scontata. Il resto dei candidati lotteranno per il secondo posto e per dimostrare che riusciranno a proseguire le proprie campagne elettorali in South Carolina (21 gennaio) e in Florida (31 gennaio). L’ultracattolico e conservatore Rick Santorum, vera sorpresa nel voto della scorsa settimana in Iowa, non ha molta speranza di conquistare l’ateo New Hampshire e punta già al South Carolina, dove il suo profilo di candidato religioso e conservatore ha più appeal (nei sondaggi, è secondo dietro Romney con il 20,7% dei consensi). Nel primo stato del sud chiamato a votare per le primarie, si potrebbe assistere alla prima, vera concentrazione dell’elettorato conservatore contro le politiche moderate del front-runner.