È finito agli arresti domiciliari U. T., 29enne napoletano, operatore sanitario in servizio nell’ospedale Pellegrini. L’uomo è gravemente indiziato di rapina pluriaggravata ai danni di due persone che erano ricoverate nell’ospedale del centro di Napoli. Avrebbe somministrato a due pazienti un farmaco non previsto dal loro piano terapeutico, allo scopo di sedarli e di sfilargli più facilmente gli anelli dalle dita. «È gravissimo quanto era accaduto all’ospedale Pellegrini di Napoli, dove un operatore sociosanitario aveva sedato e derubato delle fedi nuziali due anziani che erano lì ricoverati». La polizia, con indagini lampo, è riuscita ad individuare il colpevole in meno di 24 ore, incastrato in maniera inequivocabile dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza adesso è stato arrestato. Il 10 aprile lo stesso soggetto aveva investito due carabinieri per evitare un posto di blocco dei carabinieri. «L’asl aveva confermato che l’autore del furto, un 29enne dipendente di una cooperativa sociale, era stato immediatamente sospeso dal servizio e allontanato dall’ospedale». Queste le parole di Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa verde che aveva denunciato la vicenda. «Purtroppo – aggiunge Borrelli – non è la prima volta che ascoltiamo storie di questo tipo, proprio noi di Europa Verde avevamo raccolto alcune denunce da parte dei cittadini che avevano subito furti mentre erano ricoverati al Pellegrini e altri ospedali. Come è possibile che simili delinquenti possano lavorare nel servizio pubblico? Le nostre segnalazioni, assieme alle denunce, hanno fatto scattare una commissione interna all’asl che sta verificando le denunce e segnalazioni per individuare altri ladruncoli che si aggirano nei nosocomi. È necessario adottare il pugno di ferro contro questi soggetti che si sono resi protagonisti di azioni davvero ignobili, ovvero derubare poveri malati ricoverati nei reparti degli ospedali, luoghi dove i cittadini dovrebbero sentirsi protetti e non alla mercé di ladruncoli da quattro soldi peggio ancora se sono dipendenti pubblici».

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