NAPOLI – I pm di Napoli Antonello Ardituro, Marco Del Gaudio e Lucia Esposito, che indagano su episodi di corruzione nel Provveditorato alle Opere pubbliche di Campania e Molise, potrebbero sentire nei prossimi giorni come persona informata dei fatti

l’ex viceministro delle Infrastrutture Roberto Castelli. Quest’ultimo potrebbe infatti fornire elementi nuovi sul tentativo di far nominare provveditore l’ingegner Angelo Palazzo, arrestato ieri assieme ad altre sette persone, estromettendo l’attuale reggente dell’ufficio, Giovanni Guglielmi. Gli arrestati sono accusati di avere ordito il piano con la complicita’ di un esponente della Lega Nord, Giuseppe Cantoni, a sua volta indagato per corruzione. In cambio dell’appoggio, Palazzo avrebbe rivelato notizie riservate sulla gara d’appalto per la costruzione di una sede del Cnr. Nel corso di numerose conversazioni intercettate, alcuni degli indagati (in particolare Pasquale Pedana, come Cantoni sindacalista Unsiau) fa riferimento a contatti con l’ex viceministro per raggiungere l’obiettivo della nomina di Palazzo. Nell’ordinanza di custodia cautelare non ci sono altri riferimenti a Castelli. E’ stato lo stesso ex ministro, tuttavia, in un comunicato, a spiegare di avere incontrato un aspirante provveditore, che potrebbe essere proprio Palazzo, che gli fu raccomandato specificando di non aver dato seguito alla raccomandazione. I pm, dunque, potrebbero chiedergli chiarimenti proprio su questo punto.

 

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