A Napoli perquisizioni nei confronti di 15 persone appartenenti al gruppo dei disoccupati organizzati riconducibili alla sigla `Bros’. Agenti della Digos della Questura partenopea hanno eseguito i provvedimenti emessi dalla locale Procura della Repubblica nell’ambito delle indagini avviate per il reato di associazione a delinquere finalizzata a commettere delitti contro l’ordine pubblico, la persona, il patrimonio e la pubblica amministrazione in relazione ai quali si è proceduto, si procede e si procederà in separati procedimenti penali.

Le indagini, si legge in una nota, mirano a verificare se blocchi ferroviari, violenze e resistenze a pubblici ufficiali, lesioni personali, danneggiamenti e incendi, detenzione e porto illegale di armi, invasione di edifici e violenze private siano o meno espressione di strategie criminose finalizzate a un uso ricattatorio della violenza di piazza di gruppi organizzati che non si battono per l’affermazione dei diritti, ma apertamente pretendono il mantenimento di promesse, o presunte tali, ricevute nel quadro di pluriennali e ambigue relazioni politico-clientelari. Una `strategia’ che sarebbe condotta minacciando, pianificando e realizzando tumulti di piazza e scontri con le forze dell’ordine nel corso dei quali numerosi agenti di polizia hanno riportato lesioni personali. Una condotta eseguita praticando sistematicamente intimidazioni, aggressioni e danneggiamenti in grado di provocare la paralisi dei trasporti pubblici e privati e il grave turbamento delle condizioni di vita dei cittadini, condizionando con azioni violente e intimidatorie i processi decisionali della pubblica amministrazione.

 

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