Blitz della polizia a Scampia, quartiere a Nord di Napoli, gli agenti del locale commissariato stanno controllando strade e giardini dove sono stati allestiti dei veri e propri allevamenti di cani da combattimento. La polizia ha individuato finora due recinti uno dei quali in viale della Resistenza, entrambi situati all’interno delle famigerate ‘piazze di spaccio della droga’.
In viale della Resistenza, all’interno di un recinto situato nei pressi delle cosiddette ‘case dei Puffi’ dove lo spaccio della droga e’ attivo 24 ore al giorno e da anni teatro di faide, agguati e omicidi, gli agenti hanno sequestrato e poi affidato ai veterinari due cuccioli di Dogo argentino e un Rottweiler. Altri agenti di Scampia stanno operando all’interno di un’altra piazza di spaccio dove si trovano altri cuccioli di cani da combattimento. L’attivita’ investigativa proseguira’ alla scoperta di altri eventuali recinti al cui interno si trovano cuccioli di cani da combattimento. Gli investigatori stanno cercando di fare chiarezza sull’utilizzo dei cani sequestrati e affidati almeno per il momento alla Asl. Un uomo mentre era in corso l’operazione in viale della Resistenza ha sostenuto che i tre cani ritrovati all’interno del recinto, allestito in un’area di proprieta’ comunale, erano i suoi. Varie le ipotesi formulate dalla polizia. “Rottweiler, Dogo argentino ed altri cani da combattimento rappresentano per la camorra simbolo di potenza e protervia” spiega un investigatore- Quindi, i tre cani sequestrati unitamente agli altri ritrovati in un altro recinto potrebbero rappresentare soltanto uno “status simbol” per esponenti della camorra di Scampia. Ma non e’ da escludere che gli animali una volta cresciuti vengano utilizzati per dei combattimenti, uno dei business della Camorra. E’ da escludere invece che gli animali fungessero da sentinelle per gli spacciatori impegnati nelle varie ‘piazze di spaccio’. “Magari fosse cosi’, sapremmo bene come fare per eludere il lavoro di questi animali”, spiega ancora un investigatore.
