MELITO – I carabinieri hanno scoperto un deposito con due tonnellate di fuochi d’artificio a Melito di Napoli, nell’hinterland partenopeo. Sette le persone arrestate dai militari di Giugliano in Campania e dai colleghi del nucleo artificieri di Napoli con l’accusa di detenzione e commercio illegale di materiale esplodente di genere vietato.

Si tratta di Gaetano Orta e Antonio Pezzella, di 20 e 24 anni, entrambi incensurati, Stefano Orta, 42 anni, Pietro Di Perna, 28 anni, Giuseppe Saviano, 23 anni, Stefano Mangiacapra, 72 anni e Domenico Russo, 42 anni, questi ultimi cinque tutti già noti alle forze dell’ordine. I militari sono intervenuti dopo avere notato Gaetano e Stefano Orta vendere, per 600 euro, 30 chilogrammi di fuochi d’artificio a Di Perna, Saviano e Pezzella.

Il materiale esplodente è stato sequestrato e poi sono scattate le indagini che hanno permesso di individuare un deposito nella disponibilità di Mangiacapra e Di Russo – anche loro arrestati – contenente due tonnellate di fuochi d’artificio illegali. Accertato che nella “santa barbara”, si lavorava senza precauzioni, esponendo la zona circostante il deposito a gravi pericoli di esplosione. Per il sequestro in sicurezza dei ‘botti’ illegali (appartenente alla IV e V categoria) sono stati fatti intervenire sul posto gli artificieri antisabotaggio del comando provinciale di Napoli.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui