NAPOLI – Levata l’ancora, l’Estelle, veliero della Freedom Flotilla III ha lasciato il porto di Napoli dove aveva attraccato due giorni fa per fare rotta su Gaza. E’ la terza missione della Flotilla e cercherà, arrivata a destinazione, di forzare il blocco israeliano e il divieto di navigare nelle acque di Gaza.

“Nessuno fermerà la nostra nave, nemmeno arrivati lì ci fermeranno se non con la violenza o l’arresto”, ha detto Dror Feiler, portavoce di Ship to Gaza Sweden, organizzazione filopalestinese che appartiene alla Freedom Flotilla. Feiler, di origini israeliane, evita di pensare a cosa potrà accadere una volta arrivati a destinazione. “Ero anche sulla prima nave della Flotilla, quando gli israeliani spararono a nove attivisti, ma non mi sono fermato”. Così Feiler ha preso parte anche alla seconda missione, “sono stato picchiato e nemmeno questo mi ha fermato”. Ci fermeremo solo quando “riusciremo a portare a termine la missione”. Nella pancia della nave sono stati ammassati i sacchi di cemento, i palloni e gli altri aiuti che la Estelle tenta di portare agli abitanti della Striscia. Una battaglia, quella degli attivisti filopalestinesi, “pacifista e che vuole attirare l’attenzione sulle condizioni in cui vivono i palestinesi ai quali vengono negati i diritti umani”. La stessa situazione, riconosce Feiler, “é presente anche in altre zone del mondo, ma la Palestina è un simbolo”. La partenza da Napoli, inizialmente prevista per le 16, è slittata di circa un’ora per controlli di routine ed è stata salutata dai manifestanti che oggi hanno sfilato in città, dal centro storico, in piazza del Gesù, fino al Molo Beverello, dove la nave è rimasta ormeggiata per due giorni. La missione di Estelle è partita dalla Svezia, dal porto di Umea, a Napoli ha incassato l’appoggio dell’amministrazione comunale e del sindaco, Luigi de Magistris, che ha fatto visita all’equipaggio. 17 persone di diverse nazionalità e tra loro anche tre israeliani perché, precisano, “questa non è un’iniziativa contro il popolo di Israele, ma contro le politiche del Governo”.

 

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