Momenti di forte tensione con quattro vigili urbani aggrediti e una carica della polizia per lo sgombero della sala del Consiglio comunale di Napoli occupata in mattinata da un gruppo di precari del progetto Bros.

Verso le 7,40 oltre un centinaio di disoccupati si sono presentati davanti al portone della sede di via Verdi per entrare nel palazzo. Due vigili urbani che si trovavano di guardia, secondo quanto ha riferito la polizia municipale, sono stati colpiti a calci e pugni nel tentativo di bloccare l’accesso ai manifestanti. Una cinquantina di persone sono comunque riuscite ad entrare ed occupare la sala. Qualche ora dopo, anche con l’intervento della polizia, e’ stato deciso lo sgombero.

I manifestanti, nel lasciare la sala, hanno rivolto insulti agli uomini della Polizia municipale, guidati dal generale Luigi Sementa, anch’egli bersaglio di improperi. Sempre secondo quanto riferiscono fonti dei vigili urbani due agenti sono stati aggrediti all’uscita dei manifestanti dal palazzo. Uno di essi, in particolare, e’ stato inseguito da un folto gruppo di manifestanti. Fonti dei Bros sostengono di essere stati caricati dalla polizia durante un inseguimento che si e’ protratto fino a via Marina. Per la Questura si e’ trattato di una manovra di alleggerimento. Una cinquantina di manifestanti sono stati portati in Questura per l’identificazione e la loro posizione e’ al vaglio degli investigatori.

Ferma la condanna del sindaco De Magistris: ”Il sindaco e la Giunta condannano fermamente l’occupazione di un piano del palazzo dove ha sede il Consiglio comunale organizzata questa mattina da parte dei precari del progetto Bros ed esprimono solidarieta’ nei confronti della polizia municipale rimasta coinvolta durante l’occupazione”.

Inizia così la nota del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, in merito all’occupazione di Palazzo Verdi, sede del Consiglio comunale, da parte di oltre cento disoccupati organizzati dei precari Bros aderenti al coordinamento di ‘Lotta per il lavoro’.

De Magistris si dice “sempre disponibile, come fatto in campagna elettorale da candidato e come sta facendo in questa prima fase di governo da sindaco, ad ascoltare tutti i cittadini e tutte le cittadine nel pieno rispetto della loro dignita’. Ma questa amministrazione, che ha nella legalita’ il suo tratto distintivo, non puo’ accettare e tollerare gli atti di violenza e le logiche ricattatorie di nessuno.

Questa amministrazione aspira a promuovere un dialogo franco e leale, ma pur sempre nella fermezza che spetta a chi governa una citta’ ed e’ tenuto a far rispettare la legge come unica garanzia del sistema democratico”.

Un sistema democratico, prosegue il sindaco di Napoli, “che riconosce giustamente il diritto al dissenso e alla protesta da parte dei cittadini e delle cittadine, ma non certo la sua degenerazione violenta. Proprio per franchezza e lealta’, come sindaco ho l’obbligo di precisare che quando partira’ a regime la raccolta differenziata e qualora ci dovesse essere bisogno di un incremento occupazionale, il Comune si fara’ promotore di un bando pubblico aperto a tutti i cittadini e le cittadine che abbiano i requisiti professionali adatti, affinche’ possano essere selezionati, con trasparenza e rigore, nuovi lavoratori da impiegare nel settore’

 

 

 

 

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