NAPOLI – A lui, molto probabilmente, si sarebbero rivolti anche appartenenti al clan “Vannella-Grassi” per rifornirsi di armi da utilizzare nella faida di Scampia. Nel suo laboratorio – all’esterno c’era una insegna con la dicitura ‘Idraulico e lavori edili da Ciro’ – riparava e modificava le armi. Poi, in un retrobottega di una salumeria, riceveva, invece, i clienti. La polizia ha scoperto tutto e ha arrestato Ciro De Magistris, pluripregiudicato affiliato al clan Contini.

Sono stati gli agenti del commissariato di Polizia “Vasto Arenaccia” a bloccarlo in via Domenico Cirillo. Per non dare nell’occhio, nei suoi spostamenti in strada, camminava solitamente con donne o addirittura con ragazzine. E’ stato trovato in possesso di una pistola Bernardelli calibro 6,35 munita di caricatore con 8 cartucce al suo interno; in una tasca dei pantaloni, erano custodite altre 15 cartucce avvolte da del nastro adesivo. I poliziotti hanno fatto irruzione all’interno del laboratorio, rinvenendo e sequestrando un’apparecchiatura per la produzione di proiettili, 85 proiettili già esplosi, un bidone in metallo, utilizzato come camera di scoppio in quanto all’interno era rivestito da panni in stoffa pressati. Ed ancora, due punzonatori di acciaio oltre a 3 scatole contenenti punzonatori utilizzati per lettere alfabetiche e numeri, una pressa cartucce, 18 canne in ferro con filettature di diverse dimensioni, una valigetta contenente una pistola a salve cal.8 mm, modello 85, completa di 6 colpi, materiale per pulire le armi e vari depliant di armi. All’interno del laboratorio, gli agenti hanno anche sequestrato un impianto di videosorveglianza a circuito chiuso. Sulla porta d’ingresso, era posizionata una telecamera, collegata ad un monitor, che inquadrava il portone dello stabile.

 

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