Ieri pomeriggio, il Sindaco Francesco Piemonte, uscendo dal retro, ha abbandonato la scuola in cui era stata indetta un’assemblea con tutti i cittadini. L’incontro, nato da una mobilitazione spontanea, doveva essere luogo di risposte da parte dell’amministrazione comunale in merito all’inusitato aumento del 30% sulla tassa dei rifiuti.  La location, ma soprattutto l’inadeguatezza dell’impianto audio, ha fatto sì che il tutto dovesse spostarsi all’esterno; il tempo di sfollare la sala per portarsi al di fuori dell’edificio e il Sindaco già non c’era più. Dopo un primo momento di attesa e  confusione  i cittadini, increduli, preso atto della fuga, hanno prontamente risposto alla clamorosa presa in giro spostandosi ai cancelli del Comune. E nel mentre il Sindaco l’aveva di fatto abbandonata, ecco che la folla veniva attesa ai cancelli da un plotone di polizia e finanzieri, ben armati di caschi, scudi e manganelli. Dopo qualche ora di confronto  i cittadini hanno deciso di darsi appuntamento oggi, in mattinata, sempre alle porte del comune.

“Noi vogliamo pagare, ma non più del dovuto” è quello che continuano a ripetere , esasperati dalla crisi e dai continui aumenti delle tasse.

All’origine di costi in bolletta così elevati ci sarebbe il contratto che l’amministrazione ha stipulato con la ditta appaltatrice : “Da contratto, la raccolta dei rifiuti a Sant’Antimo costa al comune poco meno di 7.000.000€ e questo è incredibile se si considera che altri comuni di pari popolazione ed estensione riescono a garantire lo stesso servizio con cifre pari alla metà; se poi si considera che qui la raccolta differenziata è al 60% la cosa è ancora più assurda poiché, sempre da contratto, chi ci guadagna è la ditta e non i cittadini” spiegano i consiglieri comunali d’opposizione presenti in piazza.

L’aumento delle tasse e il perdurare della crisi ricadono ancora una volta sulle fasce più deboli della popolazione che, tuttavia, sembra essersi stancata di subire. Tra la folla, tanta sembra essere la voglia di riprendere parola sui propri diritti, mettendo il tutto in condivisione e richiamando alle proprie responsabilità chi, come il Sindaco, continua a mettere le mani nelle tasche di disoccupati, cassintegrati e di chi fatica ad arrivare a fine mese.

In mattinata, un nuovo presidio ai cancelli del comune si è presto trasformato in un corteo che si è diretto all’imbocco dell’asse mediano di Sant’Antimo, bloccando il traffico per circa un’ora.

I cittadini si sono, poi, nuovamente recati ai cancelli del comune dove l’unica risposta che hanno ricevuto è stato un volantino con il quale, il Sindaco , ha rimandato la discussione al Consiglio Comunale del 19 novembre. Non si esclude, tuttavia, il prosieguo della mobilitazione non esseno giunte , per il momento, risposte operative e concrete in ordine agli aumenti in bolletta.

 

Giulia Ambrosio

Luca Leva

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