Non potrebbe essere proposta migliore e non potrebbe venire da persona diversa: Renzo Arbore, lo showman cui il sindaco di Alassio Avogadro voleva rifilare il busto in bronzo di Toto’ sfrattato dai giardini comunali in cambio di un concerto gratis, ha detto: faro’ un concerto gratis, ma la statua torni dove stava.

Chissa’ come il sindaco leghista assorbira’ questo strike che manda a pallino tutti i suoi progetti, compreso quello di sostituire la statua di Antonio de Curtis con una che meglio rappresenti il leghismo di cui e’ portatore. Fatto sta che la statua di Toto’ e’ ancora prigioniera delle depositerie comunali, anche se molti comuni vorrebbero averla, a partire da Cuneo e Napoli. Il capoluogo partenopeo ha fatto una vera e propria proposta: ”Ci offriamo a ricevere la statua estirpata di Antonio De Curtis dalla sua sede di Alassio e, d’intesa con la figlia Liliana, abbiamo anche deciso di posizionarla nei giardinetti adiacenti il teatro Toto”’, ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Antonella Di Nocera. ”Rivalutare quello che e’ stato il principe della risata nella sua citta’ natale – ha spiegato Di Nocera – e’ una delle priorita’ della giunta De Magistris” che sta lavorando all’apertura al pubblico del Museo Toto’ alla Sanita’. Dunque, il sindaco della cittadina ligure e’ a una svolta. Dopo aver fatto arrabbiare mezzo mondo, dopo che il presidente del Centro Pannunzio Pier Franco Quaglieni ha scritto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano stigmatizzando l’accaduto, dopo che un consigliere regionale ligure del Pdl ha scritto al sindaco di Napoli De Magistris per chiedere scusa a nome della cittadina di Alassio, Avogadro adesso deve scegliere se dire no a un concerto gratuito di Arbore e cedere, rimettendo la statua al suo posto in piazza Stalla, oppure mantenere fino in fondo la sua personalissima convinzione e dare quel busto a qualche Comune italiano. Magari proprio a Napoli. Sempre che accetti di tirare fuori 16 mila euro, il prezzo base dell’asta per il busto di bronzo opera dello scultore albenganese Flavio Furlani. Una statua inaugurata in pompa magna dalla precedente amministrazione comunale, alla presenza della figlia e della nipote del principe della risata. Il sindaco Avogadro, nonostante le polemiche, non molla e vuole bandire al piu’ presto l’asta.

 

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