Carcere a vita. Questa è la richiesta formulata dalla Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, in aula la pm Giuliana Moccia) nei confronti dei quattro imputati accusati di aver partecipato all’omicidio di Maurizio Cerrato, il 61enne custode degli scavi di Pompei ucciso con una coltellata dopo una lite per un parcheggio. L’omicidio avvenne nella serata del 19 aprile 2021 in un parcheggio di via IV Novembre a Torre Annunziata. Rischiano l’ergastolo Antonio Cirillo, che ha confessato la coltellata mortale, i fratelli Giorgio e Domenico Scaramella, accusati di aver organizzato e istigato la spedizione punitiva, e Francesco Cirillo, papà del primo, che era nel gruppo dei quattro ed aveva aiutato ad accerchiare la vittima, secondo l’accusa. Gli imputati, assistiti dagli avvocati Antonio de Martino, Antonio Rocco Briganti e Antonio Iorio, avranno due udienze per convincere i magistrati e i giudici popolari della prima sezione della Corte d’Assise. La sentenza è prevista per fine marzo.

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