Costringevano a prostituirsi una minorenne affidata dal tribunale a una comunità del Cilento. Per questo motivo, con le accuse di reati di sottrazione di minore aggravata, violenza privata, induzione e favoreggiamento della prostituzione minorile, pornografia minorile, violenza sessuale nei confronti di minore e detenzione di materiale pedo-pornografico tre persone, due fratelli e una donna di nazionalità romena, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Agropoli. Le indagini, iniziate a marzo, e condotte dai militari del Nor della compagnia di Agropoli, hanno consentito di documentare che in più occasioni gli indagati avevano prelevato dalla comunità la ragazza costringendola a prostituirsi. Il tutto avveniva solitamente di notte e con un pesante condizionamento psicologico evidenziato anche in sede di audizione protetta. La giovane, una connazionale senza vincoli di parentela con gli arrestati, si trovava in una comunità del Cilento perché affidata dal Tribunale per i Minorenni di Salerno in virtù di una delicata situazione socio-familiare. La giovane era costretta dal gruppo ad avere rapporti sessuali con i due uomini in una casa presa in affitto nel comune di Giffoni Sei Casali. I militari stanno continuando ad indagare non solo su un eventuale coinvolgimento del proprietario dell’abitazione, ma anche sul materiale sequestrato (tra cui un tablet) per definire l’eventuale giro di prostituzione alla quale era costretta la ragazzina. Gli stessi indagati, durante il rapporto sessuale, erano soliti scattare diverse foto della minore, motivo per il quale sono stati ritenuti responsabili anche di detenzione di materiale pedo-pornografico. Nel corso dell’operazione sono state eseguite diverse perquisizioni domiciliari e locali anche a carico di altre quattro persone, indagate per i medesimi reati. Coinvolta nell’indagine anche la mamma dei due giovani arrestati.