Viaggiava in auto con la famiglia, una pistola e un fucile. La polizia stradale di Angri ha arrestato un 43enne originario di Crotone, ma residente a Reggio Emilia. Il fatto risale a una settimana fa circa, quando in autostrada l’uomo si era fermato per una sosta lungo una piazzola. Con lui la moglie e la figlia. Rimessosi in marcia, ha avuto dopo poco una discussione con un camionista che, stando alla versione dell’uomo, avrebbe operato una manovra azzardata. A quel punto G.R. ha estratto una pistola dal marsupio, agitandola verso l’autista del tir. Un’azione che ha spinto l’altro conducente ad allertare il 113, con la polizia stradale di Angri che ha fermato l’uomo all’altezza di Scafati. Con la successiva perquisizione, gli agenti hanno scoperto nel veicolo una pistola – quella impugnata a mò di minaccia – e un fucile dentro il portabagagli. Con l’hobby per la caccia e in possesso del porto d’armi, l’uomo è stato però arrestato in quanto il fucile non risultava regolarmente detenuto. Seppur senza precedenti, il gip ha convalidato l’arresto come chiesto dal sostituto di turno Ernesto Caggiano, disponendo però il regime dei domiciliari nel comune di residenza, ovvero Reggio Emilia. Durante l’interrogatorio, G.R. aveva detto di aver trovato quel fucile lungo la piazzola di sosta, dove si era fermato in precedenza. Versione ritenuta non credibile, tanto da spingere il magistrato a disporre nuove indagini per stabilire la provenienza dell’arma – il fucile – e per verificare eventuali collegamenti tra il 43enne e ambienti criminali. Sulle minacce rivolte al camionista, l’indagato – difeso dall’avvocato Carmela Bonaduce – aveva invece spiegato di aver reagito in quel modo, avendo avuto timore per la sua incolumità e per quella della famiglia.