Alle prime luci dell’alba di oggi a Bellizzi, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Battipaglia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla sezione del Riesame del Tribunale di Salerno per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

In arresto è stato tratto un pluripregiudicato F.C. 56enne, residente ad Eboli, ritenuto vicino ad esponenti di clan camorristico della zona. Le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura salernitana, hanno permesso di acquisire elementi di responsabilità nei confronti dell’arrestato circa una serie di estorsioni in danno del titolare di una ditta attiva nel recupero di rifiuti. In particolare l’arrestato, avvalendosi della forza intimidatrice derivante dall’aver agito con il metodo mafioso (….se non mi paghi ci sono trenta persone armate disposte ad ucciderti e ad incendiarti l’azienda…), si faceva consegnare la somma contante di 1.200 euro dal titolare dell’azienda, al fine di garantirgli la possibilità di esercitare l’attività di recupero di materiale plastico nell’area di riferimento della consorteria criminale. Alla ulteriore richiesta della consegna della somma di 40.000 euro, con minaccia, in caso di diniego, dell’incendio dell’azienda, la parte offesa non esitava a denunciare la richiesta estorsiva con conseguente avvio delle indagini. In una occasione, poi, il pregiudicato non esitava ad allontanare con le minacce un camionista al quale era stato affidato il compito di recuperare i teli in plastica in disuso delle serre, riferendo che senza il consenso dell’organizzazione criminale e senza il saldo dell’estorsione richiesta non era possibile lavorare. Il pregiudicato è stato rinchiuso nella Casa Circondariale di Salerno.

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