Annullata l’ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere di stampo mafioso e per favoreggiamento aggravato emessa lo scorso mese a carico del 56enne Giuseppe Letizia, di Capodrise. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Salerno, accogliendo l’istanza dell’avvocato Dezio Ferraro che lo difende.
Un’operazione di polizia che fece rumore, quella dei carabinieri di Salerno, e che portò in carcere decine di persone con l’accusa di aver messo a ferro e fuoco il territorio di Siano, nel Salernitano. A Letizia, difeso dall’avvocato casertano Dezio Ferraro, la Procura affibbiò il marchio di essere il referente del clan dei Casalesi per il collegamento con il clan che, dalle ceneri del disciolto clan Graziano di Quindici, aveva stabilito il comando sul territorio con il proposito di controllarne appalti e politica. Bombe, incendi e attentati, con collegamenti estesi fino all’Emilia Romagna ove alcuni degli affiliati furono arrestati. Un’indagine che aveva prodotto perquisizioni effettuate anche nelle carceri e poi dato luogo ad una serie di interrogatori di garanzia svolti nelle settimane scorse a carico degli indagati.
Ora il verdetto del Riesame, cui era ricorso l’avvocato Dezio Ferraro. Il Collegio Unico del tribunale di Salerno, accogliendo la sua tesi difensiva che affermava l’estraneità del Letizia all’associazione e al conseguente reato di favoreggiamento aggravato, ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare a suo carico e, per gli effetti, ne ha disposto la scarcerazione. Letizia resta ristretto nel carcere di Sant’Angelo dei Lombardi per reati minori.