La difesa parla di soldi dovuti a seguito di una transazione economica. Per l’accusa dietro ai 5.000 euro chiesti con le minacce al titolare di una pizzeria d’asporto di Bologna ci sarebbe in realta’ una richiesta di pizzo. Nei giorni scorsi i carabinieri della Compagnia Bologna centro hanno arrestato per estorsione Gaetano Vitolo, 57 anni di Nocera Inferiore (Salerno), in passato accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso e poi assolto, da circa sette anni residente sotto le Due Torri dove gestisce quattro pizzerie. Nei giorni scorsi il gip Pasquale Gianniti ha convalidato l’arresto ma ha chiesto che il quadro accusatorio venga meglio chiarito con ulteriori indagini. Il suo difensore, l’avvocato Luigi Prete, ha gia’ presentato ricorso al Riesame contro la carcerazione. Nei confronti di Vitolo nel marzo scorso la Questura ha chiesto la misura preventiva della confisca dei beni. Il Tribunale ha pero’ respinto la richiesta e il pm Enrico Cieri della Dda ha presentato appello. Gia’ nel 2008 Vitolo era stato raggiunto da misure personali e patrimoniali chieste dall’autorita’ giudiziaria di Salerno. Secondo l’avvocato Prete i 5.000 euro pretesi dal suo cliente non sarebbero affatto una richiesta estorsiva rivolta alla vittima 34enne che e’ un suo concittadino di Nocera Superiore. Il legale ha spiegato che tra il suo cliente e la presunta vittima dell’estorsione in passato c’e’ stato un affare legato alle auto. La vittima e’ contitolare di un autosalone a cui Vitolo avrebbe ceduto un Porsche Cayenne in cambio di una Bmw.

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