Ci sono anche due finanzieri infedeli tra le quattro persone arrestate nel corso di un’operazione di contrasto al contrabbando di sigarette al porto di Salerno. Il blitz è stato condotto dai militari del Nucleo di polizia tributaria di Napoli e del gruppo di Salerno sotto il coordinamento della Dda della procura della Repubblica di Salerno. Nei confronti dei vari soggetti sono state effettuate perquisizioni locali e personali. Cinque le persone coinvolte, tre addetti all’area portuale di Salerno e due finanziari (uno residente a San Cipriano Picentino e l’altro in un comune vicino). Sono stati gli stessi finanzieri di Salerno ad arrestare i colleghi infedeli. In quattro sono finiti ai domiciliari, mentre per uno degli addetti al porto le indagini sono ancora in corso. Gli addetti al porto, dipendenti della Salerno Container Terminal, si avvalevano della collaborazione dei due uomini della Guardia di Finanza in servizio allo scalo marittimo salernitano per gestire in concorso due distinte operazioni di contrabbando di tabacchi lavorati esteri. La prima di queste due operazioni fu intercettata dei militari del Gico di Napoli che il 31 dicembre 2013 sequestrarono 7 tonnellate di sigarette per un valore commerciale di oltre 1 milione di euro occultati in un container proveniente degli Emirati Arabi e contenente, come ricarico di copertura, cartoni di carta assorbente. L’operazione è scaturita da una parallela indagine della procura della Repubblica di Napoli su alcuni clan della camorra partenopea che gestivano un traffico di sostanze stupefacenti provenienti sia dall’America Latina che dalla Spagna. I quattro soggetti si trovano agli arresti domiciliari.