Decine di perquisizioni su tutto il territorio nazionale sono state eseguite, nell’ambito dell’operazione “Doppia C”, dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno alla ricerca di merce contraffatta con il falso marchio “Chanel” in vendita in negozi, anche esclusivi, della Campania, Puglia, Lazio, Liguria, Emilia Romagna e Sicilia.
Tra i negozi perquisiti anche alcuni situati nelle principali vie dello shopping della Capitale, come via Frattina, viale Guglielmo Marconi e il quartiere Appio Latino, nonché nel quartiere del Vomero a Napoli. Sono stati sequestrati oltre 5mila pezzi contraffatti pronti per la vendita e più di 2.200 stemmi con la famosa C del marchio Chanel pronti per essere applicati. Numerosi gli indagati, a vario titolo, per i reati di contraffazione di marchi e segni distintivi, commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione, con l’aggravante dell’attività sistematica od organizzata. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Ernesto Caggiano, sono scattate dalla segnalazione presentata dallo studio legale che tutela il marchio Chanel in Italia. La falsa merce veniva distribuita in tutta Italia: dalla costa ligure a Modena, dalla Sicilia a Napoli, a varie località pugliesi e a Roma. Non mancava neanche la vendita mediante la rete internet, per la quale era stato costruito un apposito sito web. La produzione dei falsi sarebbe concentrata in Campania e in Puglia, con fornitori, unità produttive e magazzini di stoccaggio tra Angri, Napoli e Trani. A capo del sistema un soggetto originario di Angri, già coinvolto in passato in fatti analoghi. Parte della merce veniva spedita agli acquirenti utilizzando noti corrieri espressi nazionali. I prodotti sono risultati essere di qualità talmente buona da essere esposti nelle vetrine degli eleganti negozi perquisiti, accanto ad altri prodotti di note marche italiane e straniere. I prezzi di vendita oscillavano da 6090 euro per orecchini e bracciali, fino a 120 euro per le calzature e quasi 300 euro per le borse. Oltre ai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Salerno hanno concorso alle operazioni i finanzieri di 18 Reparti della Guardia di Finanza, tra cui l’aliquota specializzata dei “Baschi verdi” di Scafati e di Napoli. Alle attività hanno preso parte anche gli esperti del servizio di tutela legale del marchio Chanel.