«Entriamo nel sito militare dove sono depositate 90 mila tonnellate di ecoballe ma non riusciamo ad effettuare il sopralluogo a Macchia Soprana e Parapoti gestiti dal Consorzio di Bacino Salerno 2, perché non arriva l’autorizzazione ad aprire i cancelli, pure a fronte di una Commissione Regionale d’indagine che si è recata in loco.
I paradossi della gestione rifiuti in Campania non finiscono mai» lo afferma Antonio Amato Presidente della Commissione Regionale bonifiche e siti smaltimento rifiuti che questa mattina con i consiglieri regionali Anita Sala e Dario Barbirotti si è recato in sopralluogo nel salernitano per verificare il sito di ecoballe ubicato nel comprensorio militare di Persano distaccamento del X° Cerimant e le discariche di Macchia Soprana e Parapoti. Dopo il sopralluogo nell’area militare, però, la commissione regionale, pure accompagnata da un addetto del Consorzio di Bacino e dal vicesindaco di Persano si è vista negare l’accesso alle due discariche. Non sono giunte le autorizzazioni e per l’intera mattinata il Commissario del Consorzio Salerno 2 Giuseppe Corona è risultato irrintracciabile «Il dott. Corona mi ha chiamato e si è scusato, ma resta grave l’episodio verificatosi, anche perché, dato il ruolo ispettivo della commissione e la gestione pubblica delle discariche non sottoposte ad alcun vincolo giudiziario, non avevamo bisogno di autorizzazioni e, a seguito delle comunicazioni date, dovevano essere aperti quei cancelli. Com’è possibile che, seppure Corona risultava irreperibile per motivi sicuramente validi, in quel consorzio non esiste alcun altro funzionario pronto ad assumere le dovute azioni? Cosa sarebbe accaduto se si fosse verificata un’emergenza? Inoltre» afferma Amato «Pur rimanendo fuori i cancelli, abbiamo verificato a Macchia Soprana una situazione di evidente incuria ed abbandono, con un solo addetto alla vigilanza che abbiamo dovuto chiamare a gran voce perchè si accorgesse di noi. In realtà si sarebbe potuto entrare con facilità superando le malmesse reti arrugginite. Non c’era segno di manutenzione della discarica. E allora si sollevano ulteriori dubbi sull’impossibilità di accesso. Porteremo la questione nelle sedi preposte e di certo torneremo presto in quelle discariche per capire cosa sta accadendo e dare impulso alla necessaria bonifica». Piena collaborazione invece da parte dei militari del distaccamento X° CERIMANT nel comprensorio militare di Persano, dove, accompagnati dal Colonnello Cerletti, i consiglieri regionali hanno visitato un deposito di ecoballe originariamente di 97 mila tonnellate, nato come sito di stoccaggio provvisorio nel 2008 ma oggi abbandonato nell’area militare con gravi problemi per la gestione del percolato «E’ deprimente vedere militari costretti a custodire munnezza per l’incapacità gestionale di chi vi sarebbe preposto» afferma il Presidente della Commissione Regionale «Così come è deprimente constatare che quel luogo, come tanti altri in Campania diventi un sito di interesse nazionale per la presenza delle ecoballe. Il sopralluogo ha evidenziato grandi problemi per la gestione del percolato e l’assoluta insufficienza dell’attuale raccolta dello stesso, soprattutto in concomitanza con eventi meteorici. Inoltre» dice ancora Amato «i 5 ettari di spazio ospitavano roulotte della protezione civile e, come ci hanno riferito i militari, l’impermeabilizzazione è stata solo parziale. Non c’è raccolta di biogas. Lì vicino abbiamo il fiume Calore, il terreno è estremamente permeabile, siamo in pieno parco naturale. Eppure, quelle ecoballe, per la loro composizione, potrebbero essere già destinate al termovalorizzatore. Invece si preferisce che le forze militari debbano preoccuparsi di teloni strappati e percolato che fuoriesce. Insomma» conclude Amato «tra consorzi di bacino assenti e militari costretti a far da guardiani alla monnezza, tra Serre e Persano stamane abbiamo dovuto ancora constatare il disastro rifiuti che in Campania torna a ripetersi sempre uguale a sé stesso»