Non hai un cane al guinzaglio, rischi di non poter entrare nel tuo negozio preferito. Succede a Vallo della Lucania dove, da qualche giorno, per sensibilizzare l’opinione pubblica e l’amministrazione sul delicato tema del randagismo e della tolleranza nei confronti degli animali, cinquanta negozianti hanno affisso nei loro esercizi commerciali un singolare cartello.
Promotrice della campagna è la giornalista Emanuela Ferraro che, dopo essere stata redarguita per essersi recata con il proprio cane al guinzaglio in un istituto bancario, ha pensato di fare un “divieto al contrario”. “E’ una semplice provocazione raccolta subito da tanti negozianti cinofili o semplicemente civili e comprensivi. I proprietari di cani sono, nella maggior parte dei casi, persone sensibili e accorte, amano il proprio animale e sanno cos’è il rispetto e l’educazione. Sarebbe giusto che lo stesso rispetto e la stessa educazione fossero riservati anche a loro”, sottolinea Emanuela Ferraro. “La campagna di sensibilizzazione contro il randagismo e l’abbandono – dice ancora Ferraro – prevede anche l’affissione di manifesti con la scritta: ‘E se ad essere solo e affamato fossi tu?'”. “Ogni anno vengono abbandonate decine di cani – afferma Venera Gitto, Commissario Straordinario della sezione di zona della Lega Nazionale per la Difesa de lCane –. Maltrattare un animale è reato, un reato punito per legge.. In soli quattro anni la nostra delegazione è divenuta sezione, perché abbiamo raccolto, curato, vaccinato, sterilizzato e trovato adozione a circa 300 cani”. “Ci auguriamo che i nostri divieti ci aiutino a far comprendere che il rispetto per gli animali non deve essere un’eccezione, ma una regola”, conclude Emanuela Ferraro.