“Sono arrivate le auto bianche”: così, l’imprenditore Michele Annunziata, intercettato dagli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Sorrento (guidato dal dirigente Antonio Vinciguerra) indicava al suo interlocutore telefonico l’arrivo della cocaina. L’uomo è stato arrestato nel corso di un’operazione antidroga che ha messo fine a un traffico di stupefacenti tra Sorrento, Scafati e il lago Maggiore. Nove, in tutto, i provvedimenti notificati ad altrettante persone facenti parte di due distinti gruppi. Le sue parole, all’inizio, non hanno destato sospetti nei poliziotti: Annunziata, infatti, è titolare di un’azienda che vende auto usate e veicoli commerciali nell’area vesuviana. A mettere in allarme gli investigatori, però, è stato l’ingente numero di “auto bianche” che Annunziata si faceva consegnare. Dai successivi accertamenti è poi emerso che non si trattava solo di vetture ma anche di droga. Singolare anche il sistema utilizzato dai gestori del noto bar sorrentino Massimiliano Zurolo e Maria Rosaria Pollio per vendere la droga ai loro clienti: una volta nel locale, ordinavano un caffè da 50 euro e, oltre alla nota bevanda corroborante, ricevevano anche una bustina contenente la sostanza stupefacente. Annunziata, infine, per indicare che lo stupefacente era pronto e poteva essere ritirato – fanno sapere gli inquirenti – riferiva all’interlocutore di turno che “i libretti di circolazione delle vetture erano pronti”.

 

 

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