Riciclavano in Romania i proventi realizzati nel salernitano attraverso l’ usura. Sei le persone arrestate stamani dai carabinieri tra Campagna e Postiglione (Salerno). Le indagini sono partite nel 2010 da una segnalazione delle autorità romene su flussi di denaro gestiti da alcuni cittadini italiani, che successivamente investivano in immobili nel territorio di Costanza, località del Mar Nero.
Con una richiesta di rogatoria internazionale e con il coordinamento internazionale dell’ufficio di cooperazione giudiziaria Eurojust dell’ Aja, i carabinieri del Ros di Salerno e la Procura fatto quadrare il cerchio. In una conferenza stampa nel Comando provinciale dei carabinieri il procuratore aggiunto di Salerno, Antonio Centore, ha reso noto che attraverso intercettazioni telefoniche e dichiarazioni di un pentito si era scoperta l’ attività della banda di usurai, che reimpiegava i profitti trasferendo ingenti somme di denaro in Romania per l’acquisto di terreni ed immobili. Le indagini hanno portato all’ arresto di Liberato Marcantonio, della moglie, Lidia Di Dio, e della figlia Antonella, tutti di Campagna (Salerno). In manette anche un imprenditore del calcestruzzo, Angelo Di Leo di Postiglione (Salerno), Giovanni Prisco ed Albino Lardo, quest’ultimo residente in Romania. Marcantonio, già coinvolto nell’operazione “Farfalla” sulla gestione dei videopoker illegali nel territorio di Campagna per conto del clan camorristico Serino, attivo nell’area sarnese, era conosciuto Romania, dove da qualche tempo faceva giungere grosse somme di denaro. Nella sua abitazione a Campagna i militari del Ros hanno trovato nascosti in un materasso 30 mila euro. L’ usura era praticata con prestiti a commercianti ed imprenditori della zona, ed interessi fino al 45%. I carabinieri hanno sequestrato due terreni nel territorio del Comune di Postiglione. Ma le verifiche sono ancora in corso
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