È stato condannato a un anno e nove mesi Antonio Fuoco, il salernitano che massacrò di botte, uccidendola, la cagnolina «Chicca». È stata pronunciata la sentenza da parte del giudice del Tribunale di Salerno. L’udienza è cominciata con una lettera di scuse da parte di Antonio Fuoco. Successivamente alla discussione delle associazioni animaliste, ha preso la parola il difensore dell’imputato chiedendone l’assoluzione. «Tutta la difesa è ruotata intorno al concetto: in fondo è solo un animale – dichiara l’avvocato Paola Contursi dell’associazione DPA Onlus – Difesa Protezione Animali, ammessa parte civile – Brutte le argomentazioni, un salto nel passato e l’evidente poca conoscenza di tutte le normative in vigore, dal Trattato di Lisbona, alla legge 189/04».

«Come associazione siamo soddisfatti della sentenza di condanna ad un anno e nove mesi di reclusione e dei 1000 mille di risarcimento per le associazioni; da anni chiediamo l’inasprimento delle pene per chi maltratta e uccide gli animali, e insieme all’onorevole Paolo Bernini nella scorsa legislatura abbiamo depositato diverse proposte di legge per aumentare le tutele degli amici animali. Continueremo a batterci su più fronti, a denunciare e ad esser presenti nelle aule di Tribunale: in una società che si reputa civile, non c’è più spazio per chi maltratta e uccide gli animali. Chicca ha finalmente avuto un pó di giustizia», conclude Alfredo Riccio, vicepresidente DPA Onlus.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui